da Londra, Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Murray chiama, Federer risponde. Quella tra lo svizzero e David Ferrer si presentava alla vigilia come l’unica sfida, tra quelle del round-robin, dal bilancio degli head-to-head fortemente squilibrato: 10-0 per Roger, un pesante fardello leggermente mitigato da 3 degli ultimi 4 precedenti in cui il valenciano era riuscito a strappare almeno un set. Un lusso che oggi Roger non poteva proprio permettersi, viepiù dopo la pesante lezione di tennis impartita a Soderling da Murray nel pomeriggio.
C’è da dire che in questa impresa è stato ampiamente agevolato da un Ferrer troppo deficitario al servizio, per pensare di poter opporre una benché minima resistenza. Roger mette subito le cose in chiaro nel secondo game e, grazie a due splendide risposte di rovescio, coglie due piccioni con una fava: ottenere immediatamente il break e gettare nello sconforto un avversario che non riuscirà mai a tenere il servizio in tutto il primo set. L’unico game conquistato dal valenciano, nel 6-1 finale, sarà frutto di un piccolo passaggio a vuoto di Roger che non sfrutta un vantaggio di 40-0 sul 4-0 in suo favore. Nel game successivo Ferrer, dopo aver rimontato da 15-40, non concretizza 4 palle game, anche a causa di 2 sanguinosi doppi falli, finendo per cedere per la terza volta il servizio.
Seppur ai vantaggi, “Ferru” tiene per la prima volta il servizio nel primo gioco del secondo set. Non riuscendo a ottenere alcun punto “gratis” con il servizio, il numero 7 del mondo deve sudare le proverbiali sette camicie per portare a casa ogni “quindici”. Fortunatamente Roger non è più impeccabile come nel primo set. Dopo essersi portato avanti di un break (3-2) Federer si rilassa e concede al suo avversario due palle per l’immediato controbreak. Due ace e un servizio vincente consentono allo svizzero di consolidare il vantaggio. Ferrer, confermando le innate doti di fighter, pur in una giornata tutt’altro che positiva, continua a lottare e, con l’avversario al servizio per il match, si procura altre 3 palle break di cui 2 consecutive. L’errore di dritto con cui vanifica la terza chance, mette la parola fine a un incontro controllato abbastanza agevolmente dal numero 2 svizzero che chiude con il 6° ace del suo incontro: 6-1 6-4 per Federer che così guadagna un game nel “confronto diretto” con Murray (vincitore per 6-2 6-4).
Il “redde rationem” tra i due ci sarà già martedì pomeriggio alle ore 15 italiane. “Abbiamo giocato bene nelle 3 occasioni in cui ci siamo affrontati quest’anno. Abbiamo raggiunto i picchi di rendimento negli stessi tornei. A Melbourne come anche a Toronto e Shanghai, abbiamo giocato entrambi molto bene. L’unica differenza è che io ho vinto uno slam”. Un particolare del tutto irrilevante…
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Federer premiato con il “Fan’s favourite Award” al termine del suo incontro con Ferrer
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