da Londra, Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Doveva essere il match verità del Gruppo A, quello che avrebbe dovuto designare lo sfidante ufficiale di Roger Federer in un’eventuale finale, posto che lo svizzero superi indenne la prima fase (come appare più che probabile) e si confermi l’uomo da battere anche in semifinale, dopo la regale prestazione offerta contro Andy Murray. Peccato che la sfida tra Rafael Nadal e Novak Djokovic sia stata condizionata da una fastidiosa lente a contatto che, sul 4-3 del primo set in favore del serbo, ha pensato bene di irrompere sulla scena, costringendo il numero 3 del mondo, prima a un pit-stop immediato, poi a un medical time-out durante il cambio di campo, infine, all’intervento di un medico, a fine primo set.
Con la malaugurata e irrintracciabile “pagliuzza” nell’occhio di Nole, se ne sono andate le speranze di assistere ancora a una partita che fin lì era parsa piuttosto gradevole.
Djokovic parte meglio, tenendo a zero i suoi primi due turni di battuta. Rafa rischia di capitolare già nel secondo game ma viene graziato da Novak che stecca la risposta sulla palla break. Il primo punto di Nadal sul servizio di Nole, un gran passante di rovescio, giunge nel quinto gioco, sul 15-0 per il suo avversario. Un altro “passing”, questa volta di dritto, regala al manacorino la prima palla break. Il serbo si salva in ben 2 occasioni ma nulla può sulla terza. Nole scende a rete seguendo il suo classico drop di rovescio su cui Rafa si allunga con la punta della racchetta e poi, con un balzo felino, arpiona il passante successivo del serbo. La gioia del maiorchino dura poco. Soffre troppo le palle alte che il suo avversario gli propone sul rovescio, finendo così per cedere immediatamente il controbreak (3-3).
I turni di battuta del serbo, però, non filano più lisci come a inizio match. Le sue discese a rete si tramutano ben presto in vere e proprie esecuzioni. Nadal si procura, così, altre due palle break ma Djokovic è bravo a cavarsi d’impaccio grazie al servizio (4-3). Si riprende a giocare ma, dopo il primo punto vinto dallo spagnolo, il serbo si dirige verso il giudice di sedia per comunicargli il problema all’occhio destro. E’ l’inizio del calvario per il numero 3 del mondo che riuscirà a tenere solo il turno di battuta per il 5-4, prima di subire un terrificante parziale di 7 game a zero, che porterà in breve tempo Nadal a condurre per 7-5 4-0. Il serbo si tocca l’occhio dopo ogni scambio. “Non riuscivo a vedere la palla, specialmente in risposta. Insomma, non potevo più giocare” affermerà più tardi Djokovic che riesce a limitare i danni, tenendo gli ultimi due turni di battuta, per il 6-2 finale in favore di Rafa.
La situazione nel Gruppo A è la seguente:
(match vinti/persi – set vinti/persi)
Rafael Nadal 2/0 – 4/1
Novak Djokovic 1/1 – 2/2
Tomas Berdych 1/1 – 2/2
Andy Roddick 0/2 – 1/4
A Nadal basta vincere un set nel prossimo match contro Berdych, per essere certo della qualificazione.
C’è solo una combinazione di risultati negativa per Rafa: sconfitta in due set con Berdych e contemporanea vittoria in due di Djokovic su Roddick. In questo caso tutti e tre i giocatori avrebbero 2 vittorie e, per dirimere la parità, diventerebbe determinante il computo dei set, che vedrebbe:
1° Djokovic 4-2
2° Berdych 4-2
3° Nadal 4-3
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