Quanti anni sono passati? Più o meno dodici se non sbaglio. Ero nel salotto di casa mia, a Sesto San Giovanni, e un pomeriggio mi sono messo a studiare un regolamento per un gioco che poi sarebbe diventato il mitico Superteam. All’epoca i vari Fantacalcio non erano ancora così diffusi e sinceramente non mi ricordo da dove presi l’ispirazione per redigere il regolamento. Chi mi conosce lo sa, la memoria non è il mio forte.

Fatto sta che decidemmo di chiedere una cosa insolita. E cioè di spedire in redazione un coupon ogni mese solo per divertirci giocando insieme, senza un premio particolare se non la gloria di vedere il proprio nome impresso sulle pagine di “Tennis Italiano”.

Un azzardo, certo! Ma non vi dico la sorpresa delle persone che lavoravano per la nostra casa editrice quando hanno cominciato ad arrivare al vecchio indirizzo di via Gradisca buste a fiumi, lettere su lettere, tutte per “Il Tennis Italiano”.

Centinaia e centinaia ogni mese, schedine su schedine che per me che all’inizio le “scrutinavo” personalmente erano davvero qualcosa di imprevisto. Vi racconto un aneddoto di quegli anni: oggi come allora c’era l’usanza di timbrare all’arrivo tutta la posta ricevuta. All’epoca, incaricata di questo compito, era la mitica segretaria di direzione Novella. Inutile aggiungere che voi partecipanti al Superteam eravate tra gli esseri umani più odiati dalla “Novi” perché credo che a furia di timbrare buste, alla fine si sia slogata il polso più volte (devo confessare – adesso sì che posso – che per cercare il primato mensile c’era chi arrivava a comprare anche 5 copie della rivista…)

Per non parlare della devozione del grandissimo Stefano Rimassa (l’unico qui in redazione che devo guardare dal basso verso l’alto… ; ) che in questi anni ha condotto il gioco con qualità e certosina precisione.

Comunque, le tantissime mail che abbiamo ricevuto in queste ultime settimane richiedevano una spiegazione… Perché abbiamo “ucciso” il Superteam (come ci ha scritto qualcuno forse esagerando un pochino…)?

La verità è che usare la posta ordinaria nel 2011 ci è sembrato sorpassato, così come chiedervi di spendere qualche euro in più ogni mese per la spedizione. Da quattro anni abbiamo introdotto il Tennis Game per cercare di offrirvi un gioco ugualmente divertente ma più veloce ed “economico”. A spingerci in questo senso sono state le tante proteste di quelli che non vedevano il proprio risultato pubblicato alla fine del mese… ed eravamo stufi di dare la solita risposta… “certo che crediamo alla tua buona fede, il problema è probabilmente della posta che avrà smarrito la schedina…).

Con internet, basta schedine smarrite. Solo mail (di “gentile” protesta, a giudicare da questi giorni…) che arrivano puntuali sui nostri computer redazionali.

In tanti ci avete suggerito di non pensionare il Superteam e con tanti (a proposito, grazie a tutti!) suggerimenti ci avete chiesto di farlo diventare “digitale”.

Promesso, ci proviamo. Chiederemo al nostro ufficio informatico un supporto in questo senso. E chissà che l’anno prossimo non si possa cominciare la stagione con una nuova edizione del Superteam. Nel mentre, un grazie di cuore a tutti quelli che in questi anni hanno giocato con noi e, a tutti quelli che ci hanno sgridato per la sua “scomparsa”…, perdonateciiii !!!

E soprattutto ricordatevi che ogni mattina c’è da giocare al Tennis Game.

un saluto, alla prossima

(il papà del Superteam) Max Grassi

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di Luca Gabaglio

Nella foto, il mitico Giuseppe Colucci, grande campione del Superteam, fotografato nel suo viaggio premio al Roland Garros