di Daniele Rossi – foto Getty Images
Ci ha provato fino all’ultimo. Con le unghie, con i denti e con le ultime stille di energie, che ancora non abbiamo capito dove riesce a trovare. Ma Francesca Schiavone non ce la fa; è Caroline Wozniacki ad accedere alle semifinali, battendo la nostra per 3-6 6-3 6-3. E’ stata una bellissima partita, con continui ribaltamenti di fronte e pezzi di bravura da parte di entrambe, che si sono confermate per quello che sono: due fantastiche campionesse.
Il timore che Francesca si presentasse in campo già stanca e senza energie, viene subito smentito dai fatti. La milanese è come sempre vivace e brillante e fin da subito mette in difficoltà Caroline. E’ però proprio la danese a procurarsi ben tre palle break in tre diversi giochi (sull’1-1, sul 2-2 e sul 3-3), non riuscendo però a sfruttarne nessuna, più per bravura della Schiavone che per propri demeriti. Come spesso avviene nel calcio, break mancato, break subito. Caroline perde la battuta sul 4-3 e manda a servire Francesca per il set, che deve annullare altre tre palle break prima di poterlo chiudere.
La Schiavone ha attuato la tattica perfetta, giocando molto aggressiva e cercando di accorciare il più possibile gli scambi. La Wozniacki sembra imballata e anche in difficoltà nella sua specialità, il “rally” da fondo. La danesina chiede un medical time out tra un set e l’altro per un problema all’adduttore, che sembra condizionarla anche all’inizio del secondo parziale.
Francesca infatti le toglie subito il servizio e si invola sul 3-1. La partita sembra segnata, con l’italiana in pieno controllo del match e con la Wozniacki sempre più fallosa e confusionaria. Ma da qui la partita gira in un lampo e in maniera imprevedibile.
La Schiavo si fa subito controbreakkare a 0 e subisce un pesantissimo parziale di 18 punti a 3, che consentono alla Wozniacki di tornare clamorosamente in partita e di aggiudicarsi il set per 6 giochi a 3. La numero 1 del mondo, sembra infatti rinata da un momento all’altro, saltando come un gatto da una parte all’altra del campo e iniziando a piazzare parecchi vincenti e recuperi impossibili. Invece è chiaro come la milanese abbia subito un brusco calo di energia, che purtroppo risulterà decisivo.
Nel terzo è sempre la Schiavone a fare il bello e il cattivo tempo, giocando a intermittenza e alternando colpi di classe ad errori madornali. Break e controbreak nei primi due giochi, poi è Caroline ad allungare e a portarsi addirittura sul 5-2.
Sul 40-15, l’irriducibile azzurra ha la forza di annullare 3 match point e di effettuare il break, confermandosi per l’ennesima volta, una guerriera straordinara. Nel gioco successivo però è costretta a capitolare sul 4° match point, realizzato dalla Wozniacki con l’aiuto del falco.
Francesca ha di che rammaricarsi, perchè non è riuscita a sfruttare il vantaggio di un set e di un break, ma era umanamente impossibile chiederle di più. E’ stata fantastica a lottare fino all’ultimo, mettendo in grave imbarazzo la prima giocatrice del mondo e andando vicina alla vittoria. La sensazione è che se avesse avuto qualche stilla di energia in più nel secondo set, avrebbe potuto vincere tranquillamente.
La Wozniacki invece è stata brava a tirarsi fuori da una buca che sembrava profondissima. Passato il problema all’adduttore (aveva una fasciatura forse troppo stretta, che poi si è tolta), ha reagito da grande campionessa, sfoderando il suo miglior gioco quando ne aveva bisogno e mostrando anche lei una bella grinta da lottatrice.
Per la danese sarà la prima semifinale agli Australian Open.
Giocherà contro Na Li, che nella prima partita di giornata ha liquidato Andrea Petkovic, per 6-2 6-4. Copione identico in entrambi i set, con la tedesca che partiva forte andando sul 2-0, prima di subire le poderose rimonte della cinese, apparsa davvero in grande forma. Non sarebbe certo sorprendente vederla vittoriosa nella partita contro la Wozniacki.
L’unico match maschile della sessione diurna, era il derby elvetico fra Roger Federer e Stanislas Wawrinka. Il primo quarto di finale di uno Slam tutto svizzero, si è rivelata l’ennesima passeggiata di salute di Re Roger. Il Wawrinka in forma strepitosa visto fin qui, è stato spazzato via con facilità disarmante in appena un’ora e 47 minuti di gioco.
Solita partenza a razzo di Federer, che con un doppio break, si assicura il primo set per 6 giochi a 1. Anche gli altri due parziali sono un monologo del campione in carica, che li vince entrambi per 6-3.
Ennesima sontuosa prestazione di Roger, che ha regalato i soliti lampi della sua classe abbagliante e che raggiunge la sua venticinquesima semifinale in carriera nei major. Da ricordare inoltre, che lo svizzero numero 1, è imbattuto da 15 partite, considerando il Masters londinese di fine 2010. Wawrinka? Bastano le sue parole: “E’ stato semplicemente troppo forte”. Quanto volte lo abbiamo sentito?
QUARTI DI FINALE FEMMINILI
Li b. Petkovic 6-2 6-4
Wozniacki b. Schiavone 3-6 6-3 6-3
QUARTI DI FINALE MASCHILI
Federer b. Wawrinka 6-1 6-3 6-3
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