di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Aveva detto basta dopo il torneo casalingo di Bratislava: la Sibamac Arena – teatro di alcune delle sue più grandi imprese – gli aveva doverosamente tributato la giusta ovazione, ma per il 33enne Dominik Hrbaty (459 ATP) il tempo della pensione non è ancora arrivato. Lo slovacco ha infatti deciso di prolungare part-time la sua carriera.
Per questa gioiosa appendice, Hrbaty ha scelto gli Internazionali Trismoka di Bergamo (42.500€, Play-It). Un mesetto fa ha alzato la cornetta e chiamato Marco Fermi, direttore del torneo, per domandargli una wild card. Impossibile negare un invito all’ex numero 12 del mondo, nonché grande protagonista della scorsa edizione, quando fu sconfitto da Gilles Muller al termine di una combattuta semifinale.
A molti era balenato il sospetto che lo slovacco fosse venuto in Lombardia a fare a una “gita agonistica” , ma Hrbaty si è presentato tirato a lucido e molto concentrato. Lo ha dimostrato al primo turno contro il 24enneMartin Fischer (139). L’austriaco è stato asfaltato con lo slovacco capace di mettere in mostra un tennis piatto e potente, a tratti devastante che si adatta perfettamente alla superficie bergamasca.
In fondo si parla di un tennista che nel 2006 raggiunse la finale al Masters 1000 di Parigi Bercy, giocato in condizioni molto simili a quelle del PalaNorba. Ciò che ha colpito è stata soprattutto la disinvoltura con cui Hrbaty ha sbrogliato le (poche) situazioni di difficoltà. E’ riuscito a scoraggiare Fischer sino a farlo smettere di lottare negli ultimi games. Al secondo turno una sfida decisamente interessante con il 20enne bielorusso Uladzmir Ignatik (210), già numero 1 junior, in vista di un possibile quarto di finale contro Andreas Seppi (51).
Positivo l’esordio dell’altoatesino, primo favorito del seeding, che liquida con un periodico 6-4 il tedesco Dominik Meffert (281) capace comunque di risalire da 1-5 nel secondo parziale cancellando ben 10 palle-match. Fuori invece Alberto Brizzi (273), entrato in tabellone come lucky looser, battuto proprio da Ignatik, che è parso decisamente migliorato rispetto all’anno scorso. Il bielorusso, sempre accompagnato dalla mamma, ha dominato grazie un ottimo servizio che non ha lasciato scampo al 26enne lombardo. Brizzi comunque non era al 100% a causa di un lieve fastidio al collo.
Nulla da fare anche per Matteo Viola (215): il 23enne veneto si è arreso al giapponese Go Soeda (110), più esperto ma soprattutto più adatto ai campi rapidi. Sotto di un break e di un set, Viola ha avuto un paio di occasioni per rientrare in partita, ma non è riuscito a trasformarle anche per merito del 26enne nipponico. Un doppio fallo ha sancito il 6-4 6-3 finale.
Tra gli altri incontri, avanti il finalista dell’anno scorso Gilles Muller (110 e no. 4 del draw) che ha superato per la seconda volta in tre giorni il polacco Jerzy Janowicz (già battuto a Courmayeur) ed il transalpino Stephane Robert (123 e no. 8 del draw). Fuori invece, e con grande sorpresa, il vincitore del 2010, Karol Beck (100 e no 2 del draw). Lo slovacco è stato superato in due parziali dal 22enne estone Jurgen Zopp (211). Oggi scendono in campo altri due protagonisti molto attesi: Simone Bolelli (110 e no. 3 del draw) e Joachim Johansson (880).
Il bolognese (due volte finalista a Bergamo) se la vedrà con il 28enne tedesco Dieter Kindlmann (278), con cui ha perso qualche mese fa nelle “quali” di Vienna. Per Bolelli, accompagnato dal neo-coach Renzo Furlan, la speranza e la voglia di mettere fine al periodo difficile proprio in un torneo dove ha ottimi ricordi.
Grande curiosità anche per il ritorno di Joachim Johansson: accompagnato dalla compagna e dal piccolo Leo. Il 28enne di Lund, top ten nel 2005, torna a giocare dopo 11 mesi: la sua ultima apparizione risale infatti ad un match di Coppa Davis contro l’Argentina, perso in quattro set contro Leonardo Mayer. Ad attenderlo il mancino tedesco Andreas Beck (133), ex numero 36 del mondo e reduce dalla finale nel Challenger russo di Kazan.
In programma anche i primi match di secondo turno, tra cui spicca la sfida tra Martin Klizan (158 e già vincitore al Roland Garros junior), e Olivier Rochus (119 e no. 7 del draw), vincitore nella sera di martedì sull’atteso Laurynas Grigelis (366), il “lituano d’Italia”. Il belga ha vinto d’esperienza, cogliendo un break al termine di un lunghissimo primo game, e costringendo subito il giovane avversario a rincorrere. Nel settimo gioco del secondo set il break decisivo per la vittoria di Rochus. Buoni comunque i progressi messi in mostra dal 19enne Grigelis che ha appena festeggiato il best ranking.
Risultati primo turno:
Matthias Bachinger (Ger) b. Alexander Sadecky (Sui) 6-4 6-2
Ruben Bemelmans (Bel) b. Boris Pashanski (Ser) 6-4 6-2
Gilles Muller (Lux) b. Jerzy Janowicz (Pol) 6-3 7-6
Frederik Nielsen (Dan) b. Dusan Lajovic (Ser) 6-3 6-3
Go Soeda (Gia) b. Matteo Viola (Ita) 6-3 6-3
Uladzimir Ignatik (Blr) b. Alberto Brizzi (Ita) 6-3 6-2
Stephane Robert (Fra) b. Farrukh Dustov (Uzb) 7-5 7-5
Dominik Hrbaty (Svk) b. Martin Fischer (Aut) 6-3 6-2
Ilja Bozoljac (Ser) b. Izak Van Der Merwe (Saf) 7-6 6-2
Olivier Rochus (Bel) b. Laurynas Grigelis (Lit) 6-4 6-4
Andreas Seppi (Ita) b. Dominik Maffert (Ger) 6-4 6-4
Martin Klizan (Svk) b. Andrej Martin (Svk) 6-4 1-6 7-6
Jurgen Zopp (Est) b. K Beck (Svk) 6-2 7-6
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