Un Nadal praticamente perfetto batte 6-3 6-2 Federer e raggiunge Djokovic in finale. Brutta prova dello svizzero, spento e falloso…

di Daniele Rossi – foto Getty Images

 

Dopo appena un paio di settimane la storia si ripete. La finale di Miami sarà uguale a quella di Indian Wells: Rafael Nadal contro Novak Djokovic, ovvero il numero 1 contro il numero 2 del mondo. Inequivocabilmente gli attuali padroni del circuito e ora più che mai uno scalino sopra Roger Federer, che incappa nella quarta sconfitta stagionale, la prima contro Rafa, dopo le tre scoppole rimediate da Nole.

La partita delle partite, che solo per la 4° volta si giocava in una semifinale, non ha certo riservato le emozioni e la qualità a cui ci aveva abituato in questi anni. “Colpa” di un Nadal troppo bello e di un Federer troppo brutto. Il risultato di 6-3 6-2 rispecchia la superiorià dello spagnolo, che avrebbe potuto addirittura vincere con maggiore scarto.

 

Eppure nel primo game Roger inizia molto aggressivo tenendo agevolmente il suo turno di servizio, ma è solo un fuoco di paglia. Sull’1-1 commette tre errori consecutivi di rovescio e cede la battuta. Nadal ne approfitta senza complimenti e grazie ad un ottimo rendimento al servizio, si porta sul 5-3. Lo spagnolo non deve fare neanche la fatica di servire per il set, poiché è Roger a regalarglielo su un piatto d’argento, dopo l’ennesimo difficoltoso turno di battuta.

E’ bastato un Nadal non trascendentale ma comunque solido e continuo per spazzare via Federer, vittima di un pessimo rendimento con la prima di servizio e quindi costretto a lunghi scambi da fondo che andavano inevitabilmente in tasca all’avversario.

Il treno della rimonta per Roger passa ad inizio secondo set: Rafa concede la prima palla break dell’incontro, ma un nastro fortunato su uno smash da metà campo cancellano ogni speranza dell’elvetico. Federer perde il servizio nel gioco successivo con un orribile diritto affondato in rete, emblema di una serata tutta da dimenticare. Nadal scappa sul 4-1, Roger tenta una reazione di orgoglio sospinto dal rumorosissimo pubblico americano che ha affollato gli spalti, ma è tutto inutile. Anche la seconda palla break se ne va e Rafa sul 5-2 chiude la contesa al primo match point.

 

Prestazione obiettivamente insufficiente per lo svizzero, che nonostante i 6 ace, non è riuscito ad incidere col servizio, mettendo in campo solo il 60% di prime. Prigioniero di troppi scambi da fondo campo e della solita diagonale diritto-rovescio, si è perso in una marea di errori non forzati, che alla fine saranno ben 38. Insomma un netto passo indietro rispetto al trionfo londinese, ma anche una sinistra coincidenza con la sconfitta senza appello subita da Djokovic a Indian Wells. Per ora Roger, è costretto ad inseguire.

Dall’altra parte Nadal ha disputato una partita eccezionale per solidità e continuità di gioco, contraddistinta non solo dalla solita fantastica difesa, ma anche da un’ottima prestazione al servizio, con cui ha concesso solo 10 punti su 45.

 

Rafa disputerà dunque la sua terza finale a Miami, dove però non ha mai vinto. Andrà alla ricerca del primo titolo stagionale, che Djokovic gli ha negato appena due settimane fa a Indian Wells.

I precedenti fra i due sono di 16 a 9 per il maiorchino, ma Djoker ha vinto 4 delle ultime 6.

 

Sarà una grande finale, in questo momento, la migliore possibile.

 

2° SEMIFINALE
Nadal b. Federer 6-3 6-2

 


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