di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Evidenziavamo ieri la necessità di un “mezzo miracolo” per salvare l'Italia, orfana di Schiavone e Pennetta, al cospetto della corazzata Russia: ebbene, nella prima giornata, il miracolo non arriva. Al cospetto di avversarie decisamente più quotate, Sara Errani e Roberta Vinci racimolano un solo set, il tiebreak vinto da Robertina contro Kuznetsova. Nei restanti quattro parziali le azzurre raccolgono veramente poco: complessivamente cinque game, per un'abdicazione dal trono di Federation Cup che ormai è davvero ad un passo.
E' soprattutto la condizione ed il tennis mostrato da Vera Zvonareva, che lascia ben poche speranze alla rimonta italiana. Sara Errani non demerita: lotta caparbiamente su ogni palla, ma contro una Zvonareva in gran spolvero c'è ben poco da fare. Il 6-0 6-2 in meno di un'ora fotografa in modo crudo, ma corretto, il deciso gap odierno tra l'azzurra e la russa.
Troppo forte e potente Vera per Sarita, che ha pochissime chances nell'arco della rapidissima partita: un vantaggio di 30-0 nel game d'apertura, un break-point non trasformato nel quarto gioco del primo set, un vantaggio di 30-15 quando – sull'1-0 Errani del secondo parziale – Zvonareva è al servizio. Tutto il resto è un continuo monologo di Vera che comanda a piacimento, picchiando da ogni parte del campo e sbagliando il minimo indispensabile.
Al termine della debacle di Sara, scende in campo Roberta Vinci contro Svetlana Kuznetsova. Per l'Italia è il match di singolare, almeno sulla carta, più abbordabile: 2-2 i precedenti, con Robertina vittoriosa nell'ultimo incrocio. L'avvio è tutto di Svetla. Nel primo parziale si gioca infatti sostanzialmente solo quando batte l'azzurra: la russa perde due miseri punticini in quattro turni di servizio, strappando invece per due volte la battuta all'italiana: 6-2 Kuznetsova.
Nel secondo set la “musica” cambia: Robertina riesce finalmente a imporre il suo gioco tutto d'attacco, mentre Svetla inizia ad arrancare, mostrando le croniche difficoltà che hanno reso – sino ad ora – alquanto altalenante il suo 2011. Avanti 5-3 e servizio, l'azzurra si fa però rimontare dall'avversaria e sul 15-40 dell'undicesimo game è sull'orlo del baratro. Scampato il pericolo, l'italiana si aggiudica – con orgoglio e bravura – il tie-break: sette punti a quattro.
Nel primo gioco della terza partita il match potrebbe “girare” completamente, con Svetla costretta subito a fronteggiare due break-balls. E' pero l'ultimo momento di difficoltà per la russa, che sale 5-0 infilando cinque giochi consecutivi. Il calo, soprattutto fisico, dell'azzurra è vistoso ed anche una Kuznetsova un po' impaurita può gestire il vantaggio con relativa comodità. Alla soglia delle due ore è 6-2 6-7(4) 6-1 per Svetla e, soprattutto, 2-0 Russia.
Per l'Italia – ora – l'impresa di espugnare Mosca, già assai difficile in partenza, pare ormai pressochè impossibile. Domani apre Zvonareva-Vinci, a seguire Kuznetsova-Errani. Qualche dubbio tuttavia sulla presenza di Robertina, apparsa esausta alla fine del match perduto con Svetla.
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