Primo successo in carriera nel circuito maggiore per la parmense, vincitrice in finale per 6-3 6-4 sulla rumena Halep…

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

 

Rinascere a 31 anni. Scoprirsi vincenti in età matura, quando tante colleghe hanno da tempo imboccato il viale del tramonto. Il primo successo di un’azzurra nel 2011 è di Alberta Brianti e giunge al termine di un aprile indimenticabile, quello della prima convocazione in Fed Cup nella sfortunata trasferta russa che non le ha comunque impedito di ripartire immediatamente a caccia di punti importanti in giro per il circuito. Giunta a Fes in Marocco lunedì alle 4 di notte, rischia subito all’esordio contro la Pous Tio, recuperando uno svantaggio di 4-0, con palla del 5-0. Nei quarti vince una battaglia di quasi tre ore contro la giovanissima Melanie Oudin stroncata al terzo set con un netto 6-0. Che si tratta della settimana “giusta” lo si capisce quando in semifinale beneficia del ritiro di Dinara Safina, ko per un virus intestinale.

 

In finale la trentunenne parmense non lascia scampo alla rumena Simona Halep, numero 65 Wta, settima favorita del seeding, regolata con il punteggio di 6-4 6-3.

Neanche le bizze del meteo hanno potuto rovinare la splendida cavalcata di Alberta, avanti per 5-2 prima dell’interruzione per pioggia. Al ritorno in campo dopo oltre un’ora, la Brianti fallisce due setpoint, prima di subire la parziale rimonta della rivale che sale sul 5-4. Nel decimo gioco, però, la Halep fallisce l’aggancio e, sul 40 pari, commette un doppio fallo che spiana la strada al 6-4 finale per la nostra rappresentante.

 

Nella seconda partita Alberta, dopo aver vanificato per due volte il vantaggio di un break, mette a segno la zampata finale nell’ottavo game, realizzando il break che decide il match e chiudendo con il punteggio di 6-3 dopo un’ora e 17 minuti.

 

Può così festeggiare il primo alloro in carriera una ragazza generosa, interprete di un tennis classico non sempre proficuo nel power-tennis moderno. Per Alberta si trattava della seconda finale Wta della carriera dopo quella raggiunta a Guangzhou nel 2009. Anche per la Halep si trattava del secondo assalto al primo successo in carriera. Curiosamente era stata sempre Fes teatro lo scorso anno del suo primo tentativo, sventato dalla ceca Iveta Benesova.

 

In una stagione per adesso avara di soddisfazioni per il nostro tennis (se si eccettua l’impresa della Schiavone agli Australian Open), quello di Alberta è ossigeno puro per il nostro movimento. Grazie a questo successo, la tennista nata a San Secondo Parmense ma ormai adottata dal Tc Milano "A. Bonacossa" (sotto la supervisione di Laura Golarsa), eguaglia il best ranking di numero 67, e diventa la quindicesima azzurra vittoriosa nel circuito Wta dopo Sandra Cecchini, Raffaella Reggi, Federica Bonsignori, Katia Piccolini, Marzia Grossi, Gloria Pizzichini, Tathiana Garbin, Rita Grande, Silvia Farina, Flavia Pennetta, Mara Santangelo, Roberta Vinci, Francesca Schiavone e Sara Errani. Una compagnia di tutto rispetto.

 


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