Sorprendente affermazione della tedesca che sconfigge la Wozniacki con il punteggio di 7-6 (3) 6-3, issandosi tra le Top 30…

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

La stagione sul rosso europeo comincia così come si era conclusa quella passata, all’insegna cioè della più totale imprevedibilità. Nel 2010 i tre tornei più importanti sulla terra battuta furono appannaggio di Maria Jose Martinez Sanchez, Aravane Rezai e Francesca Schiavone, rispettivamente a Roma, Madrid e Parigi.

L’incertezza più assoluta che regna in campo femminile in un momento della stagione in cui quasi tutte le grandi dominatrici del passato recente sono ferme ai box, viene avvalorata dal successo della tedesca Julia Goerges nel torneo di Stoccarda, in finale sulla numero 1 del mondo, Caroline Wozniacki, sconfitta per 7-6 6-3 al termine di un match davvero poco “femminile”. Solo un break in 21 turni di battuta, rappresenta un dato statistico davvero raro tra le donne. L’unica palla break del primo set se la procura la danese nel secondo game. E’ il dritto a tradire la numero 1 del mondo che, nel prosieguo del match, avrà davvero poche chance per far male alla tedesca nei suoi turni di battuta. Consapevole di non poter impostare l’incontro sulla corsa e sullo scambio da fondo campo, Julia sapeva di dover essere lei a prendere in mano le redini del gioco, cercando di essere costantemente aggressiva.

 

Alla danese non è bastato imbastire la sua consueta tattica "sparagnina", quella in cui si limita a ributtare la palla al di là della rete, senza spingere i colpi al massimo, in attesa dell’errore altrui. Di fronte a un’avversaria molto più in palla di lei, Caroline ha cominciato a forzare maggiormente con il rovescio. Il fatto che proprio il suo colpo migliore l’abbia abbandonata diverse volte, ha contribuito a scombinare il suo piano tattico contro una giocatrice cui va dato atto di aver saper saputo cogliere le occasioni a disposizione.

 

Dopo essersi aggiudicata il tiebreak del primo parziale con un perentorio 7-3, la Goerges ha brillantemente stroncato sul nascere la reazione della Wozniacki in apertura di secondo set, annullando una palla break e conquistando nel game successivo quello che rimarrà l’unico break del match. Caroline non sfrutterà tre ulteriori palle break nei game successivi, lasciando via libera alla ventiduenne di Bad Oldesloe che, con questa vittoria (il suo secondo titolo dopo Bad Gastein 2010), accede per la prima volta tra le Top 30 (numero 27). Una scalata destinata a proseguire, quella della Goerges, stimolata anche dalla concorrenza interna di Andrea “Petkorazzi” Petkovic che aveva catalizzato l’attenzione del pubblico teutonico in questa prima parte di stagione.

 

Autrice di una prima parte di stagione piuttosto singolare in cui, dopo gli Australian Open aveva preferito disertare le tappe sul veloce in Medio Oriente, privilegiando una programmazione più “terra-centrica” (senza peraltro ottenere risultati degni di nota), Julia aveva cominciato a dare segnali di vita a Charleston dove aveva sconfitto per la prima volta una top 20, la numero 11 Shahar Peer.

Da allora la Goerges ha fatto fuori proprio a Stoccarda la numero 5 Azarenka (ritiratasi dopo il primo set), la n. 7 Stosur, in semifinale, e infine la numero 1. La Wozniacki è costretta ancora una volta a rimandare l’appuntamento con il suo primo alloro sulla terra rossa, lei che fino a questo momento è riuscita a imporsi per ben tre volte sul “verde” americano.

 

La Goerges sarà invece chiamata a riconfermarsi, a dimostrare che quella di Stoccarda non è stata la classica settimana di grazia, magari agevolata dal sostegno del pubblico e da un’avversaria tutt’altro che irresistibile in finale. Il carattere e i colpi non le mancano per poter sfondare in un circuito come quello femminile, mai come in questo momento, orfano di una vera dominatrice, soprattutto sul rosso. I successi di Martinez Sanchez, Rezai, Schiavone e, adesso, Goerges stanno lì a dimostrarlo.  

 


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