Italiani in chiaroscuro con il solo Trusendi semifinalista in singolo e finalista in doppio, mentre Galvani, terza testa di serie, si ritira…

di Roberto Bonigolo

 

Apertura di stagione come di consueto a Padova con il Futures da 15.000 $, ormai un appuntamento irrinunciabile nella nostra regione. Con un palcoscenico peraltro variato da quest’anno grazie all’ospitalità e alla collaudata macchina organizzativa del Centro Sportivo Plebiscito dopo che negli anni precedenti la tradizione aveva richiamato il pubblico sui campi del Tennis Club Padova. Immutata peraltro la regia grazie alla professionale direzione di gara da parte del maestro Enrico Bettini. In questo sesto appuntamento stagionale in terra italiana ITF Men’s Circuit, le prime teste di serie erano rappresentate dall’australiano Millman (n. 235 ATP) e dal russo Rudnev (271), con diversi nostri esponenti – come di consueto – nel main-draw (11 in totale) tra cui le punte di diamante erano rappresentate dal padovano Stefano Galvani e da Andrea Arnaboldi ricompresi appunto nel lotto dei migliori. Ma già al secondo turno queste nostre star uscivano prematuramente di scena (che delusione in particolare per il ritiro sul campo del beniamino locale Stefano Galvani!) e al loro posto approdavano nei quarti di finale – tra i nostri portacolori – gli esperti Federico Torresi (n. 498) e Walter Trusendi (n. 363), quest’ultimo gratificato di una wild-card e autore della eliminazione della seconda testa di serie, ma poi bloccato in semifinale dall’austriaco Koellerer. In realtà si è trattato di un torneo delle sorprese in quanto già al secondo turno erano estromesse tutte le teste di serie con l’unica eccezione del belga Mertens, numero 293 e quinta testa di serie, poi approdato in finale assieme appunto all’austriaco Koellerer (qui non compreso tra i favoriti in virtù di un ranking penalizzante, ma già n. 55 ATP e con un notevole curriculum internazionale alle spalle). Una finale di fatto tra i due giocatori più in forma che non avevano concesso neppure un set ai loro avversari nel corso dell’intera settimana patavina e che prometteva equilibrio e spettacolo. In realtà le aspettative sono state mantenute solo nel corso del primo set concluso faticosamente a favore dell’austriaco (7/5 lo score), perché invece nella seconda frazione il promettente belga Mertens, alla ricerca della definitiva consacrazione in ambito internazionale, ha praticamente “sciolto” lasciando via libera al più coriaceo e grintoso austriaco, già vincitore quest’anno del Futures di Antalya in Turchia. Un’ultima annotazione per il tabellone di doppio dove lo stesso Trusendi, in coppia con Arnaboldi, ha dovuto arrendersi nel match finale alla coppia croata Androic/Marcan.

 


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