da Roma, Viviana Rinaldi – foto Getty Images
Stadio Pietrangeli. Ore 12. Sole, caldo, qualche folata di vento. In campo ci sono Li Na e Greta Arn. Dopo entreranno in campo Caroline Wozniacki e Jelena Jankovic. Infine sarà il turno di Tomas Berdych e Richard Gasquet. Sono questi i quarti di finale in programma sul “vice” del Campo Centrale.
Il sole picchia davvero oggi, costante di tutta questa intensa settimana di grande tennis al Foro Italico 2011, ma una leggera brezza “romana” aiuta a stemperare i calori sugli spalti e non far addormentare gli spettatori presenti. I primi due match femminili non sono molto avvincenti. La cinese Li, n.6 del mondo, non trova grande difficoltà contro Greta Arn, n.48 Wta, giocatrice ungherese, prima tedesca (fino al 2008 – ha doppia cittadinanza) e anche un po’ italiana visto che si allena al Tennis Club Parioli di Roma con Vittorio Magnelli. La Arn non appare molto in forma, fiaccata dalle imprese nei turni preliminari, ma è anche la Li che non le permette di entrare in partita. Finisce 6-3 6-1 in poco più di un’ora, e la bionda 32enne dell’est annulla i soliti match point, come aveva fatto nelle partite precedenti prima contro la Kuznetsova e la Vesnina, prima di stringere la mano alla cinese, questa volta da perdente però.
La Wozniacki e la Jankovic non offrono uno spettacolo migliore, nonostante i loro palmares e il loro posto in classifica, rispettivamente n.1 e n.9. Le due se la lottano per quasi due ore e mezza di errori e giocate poco avvincenti. Sembra che la partita non decolli mai, anche se nel secondo set la Jankovic riesce ad esprimere il suo gioco aggressivo che costringe la danese a spostarsi dal centro del campo, dove spara solo bordate, e arrancare agli angoli senza riuscire a difendersi degnamente. Il punteggio finale recita un 63 16 63 in favore della bionda Caroline che dovrà sicuramente dimostrare qualcosa in più quando si troverà di fronte Victoria Azarenka o Maria Sharapova, ultimo quarto tra donne previsto questa sera.
Gli uomini invece non deludono. Tomas Berdych, n.7 Atp, e Richard Gasquet, n.16, animano lo Stadio Pientrageli che comincia a riempirsi, soprattutto dopo la sconfitta della Schiavone al Centrale, e ad ammirare le gesta dei due atleti. E pensare che l’ultimo precedente sulla terra fra i due recitava un netto 6-2 6-1 per il ceko a Montecarlo 2010. Qui invece i due se la giocano per ben 2 ore e 18 minuti. Il primo set inizia e procede senza troppi colpi di scena. Il break decisivo lo mette a segno Berdych sul 5-4 servizio Gasquet e la partita comincia a decollare. Nel secondo è il francese a dominare che prende fiducia nei suoi colpi, mentre lo spilungone vice-campione di Wimbledon nel 2010, perde lucidità. Il guascone va 4-0, 5-1 e al secondo set point chiude 6-2, mentre Berdych dà vita a dei siparietti con l’arbitro di sedia per contestare i punti e si becca un warning.
La partita sta tutta nel terzo set. I game sono avvincenti, il rovescio di Gasquet ammalia gli spalti con stoccate lungolinea e passanti stretti, i colpi piatti di Berdych si spalmano vicino alle righe. Riccardo Piatti, coach del francese da qualche mese, applaude alle giocate del suo pupillo e segue con attenzione ogni punto. Un primo break favorevole per Richard arriva al quinto gioco, ma Tomas recupera subito. Al settimo ne arriva un altro e sarà quello decisivo. Sul 5-4 in suo favore Gasquet va a servire e il suo rovescio ci mette ancora lo zampino. Lungolinea a tutto braccio sulla riga e il gioco è fatto. E dopo Federer e Berdych adesso arriva Nadal.
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