E’ bastato adottare un po’ di cura per rendere l’opaca manifestazione della scorsa stagione una kermesse dalle colorazioni accese …

da Nizza, Andrea Merlo

 

Cammina con passo svelto e andatura ben cadenzata, in cerca dell'unico ritaglio d'ombra in una Place Massena bagnata da uno scintillio abbacinante. Deve avere sui diciott'anni, forse anche qualcosa in meno, ma ha già lo sguardo vissuto di un comune artista di strada.

 

Imbraccia una chitarra dalle tinte sgargianti, le stesse cromature dei palazzi e degli arredi che lo circondano. Intona qualche strofa e l'accompagna da accordi talvolta stentati, ma anche questo contribuisce a irradiare alla scena una connotazione fortemente bohemienne.

 

Attorno a lui il lastricato è un brulicare di passanti distratti, perlopiù diretti verso la Promenade des Anglais, con la sua brezza leggera e il continuo planare degli aerei in atterraggio. C'è anche chi preferisce dirigersi a ovest, verso la il primo declivio, non alla ricerca di bellezze paesaggistiche, né per rifuggire la canicola, ma bensì per assistere alla seconda edizione dell' Open de Nice Cote d'Azur, torneo Atp 250.

 

E' bastato adottare una impercettibile ma tuttavia manifesta cura dei dettagli per rendere l'opaca manifestazione della scorsa stagione una kermesse dalle colorazioni accese. Innanzitutto la location è stata resa degna di un evento di tale rilievo, con una fruibilità maggiore dei campi di allenamento da parte del pubblico e l'allestimento di ristoranti e aree relax l'anno scorso quasi del tutto assenti.

 

Nella sala stampa e nelle aree riservate è comparsa una sontuosa moquette mentre l'atrio principale è stato reso decisamente più elegante. All'occhio dell'osservatore esperto poi non può non essere passata inosservata la rinnovata grafica della rivista ufficiale, più moderna e accattivante, e il maggior risalto dato all'evento dai media nazionali.

 

Grazie a un entry list forte di nomi come Ferrer e Roddick, la data nizzarda – collocata proprio la settimana prima del Roland Garros – può diventare una tappa fondamenatle in preparazione del secondo Slam stagionale. La perla della Costa Azzurra può così finalmente fregiarsi di ospitare un torneo all'altezza di quelli inseriti nel nutrito scenario transalpino. Non c'è più aria di sottomissione, è scomparsa quella supina riverenza che è sembrata aleggiare durante la passata edizione. Finalmente l'Atp di Nizza ha acquisito una propria identità ben definita e può contribuire insieme all'Open 13 di Marsiglia e al Master 1000 di Monte Carlo a rendere la Costa Azzura l'Eden del circuito Atp. Il tutto proprio a due passi dai nostri confini.

 


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