La 29enne moscovita torna al successo (il decimo) dopo 3 anni, nella prima edizione del Citi Open. Si arrende in finale la Peer per 7-5 6-2…

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Tre anni dopo il suo ultimo successo nel circuito maggiore, Nadia Petrova torna a sorridere a College Park, sede dell’edizione inaugurale del Citi Open che ha visto scontrarsi in finale le prime due teste di serie. La russa, infatti, ha sconfitto in finale la numero 1 del seeding Shahar Peer, reduce da una lottatissima semifinale vinta ai danni della Paszek dopo una maratona di 3 ore che ha presentato il conto proprio nell’ultimo atto.

 

La 29enne moscovita, che non giocava una finale dall’ultimo atto del torneo di New Haven dello scorso anno, si è imposta con il punteggio di 7-5 6-2. In entrambi i set la tennista israeliana si è portata avanti di un break in apertura, venendo immediatamente ripresa dalla russa nel quarto gioco. Ad agevolare il compito della Petrova nel primo set, un doppio fallo della Peer che le regala il 2-2. Shahar cerca in tutti i modi di rimanere attaccata al match nel primo parziale salvando 3 palle break sul 3-4, ma è costretta a capitolare nel dodicesimo gioco.

Il secondo parziale, invece, termina quando la russa, nuovamente sotto di un break in avvio di frazione (0-2), riagguanta la sua avversaria rifilandole un filotto di sei giochi di fila.

 

Come detto, la Peer ha pagato le fatiche della giornata precedente in cui, oltre all’estenuante match di singolare, aveva dovuto sorbirsi una fastidiosa appendice in doppio. La Petrova si conferma una vera e propria bestia nera per la tennista israeliana, sconfitta in tutti e sei i confronti diretti.

 

Per la moscovita quello colto a College Park è il decimo titolo della sua carriera, il primo dal 2008, quando si impose a Quebec City. Si chiude così un periodo oltremodo negativo per una giocatrice in grado nel 2006 di issarsi al numero 3 del ranking mondiale. Sembrano ormai del tutto superati i problemi di vertigine ravvisati a inizio anno, che l’avevano costretta a numerosi ritiri. Con questo successo Nadia si riporta tra le prime 30 (numero 29) in una posizione che sicuramente non rispecchia il suo reale potenziale.

 


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