Primo titolo per il tennista ucraino che si aggiudica il torneo croato battendo il beniamino di casa Marin Cilic per 6-4 3-6 6-3…

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Il guru del tennis moderno, Alexander Dolgopolov, corona la stagione che lo ha consacrato ai vertici mondiali, centrando il primo successo della sua carriera, battendo nella finale di Umago Marin Cilic con lo score di 6-4 3-6 6-3 in 2 ore e 14 minuti. Una vittoria, quella dell’ucraino, che giunge nel momento peggiore della sua più che positiva annata, costellata nell’ultimo periodo da ben 4 sconfitte consecutive.

“Dolgo” ha sfruttato in finale gli ormai divenuti consueti black-out di un avversario che non riesce più a ritrovare quelle sensazioni che gli avevano consentito poco più di un anno fa di approdare tra i primi 10 giocatori del mondo.

 

Il pupillo di Bob Brett si rende subito protagonista di un inizio disastroso. Abbandonato dalla prima di servizio, Marin soffre sin da subito la pressione del suo avversario che, con il rovescio anticipato, mette immediatamente in difficoltà Cilic sin dalla risposta, conquistando il break in apertura. A differenza del beniamino di casa, l’ucraino in battuta è impeccabile per tutto il primo parziale, in cui non concede nemmeno una chance al croato per rientrare. A testimoniarlo è il 90% di punti conquistati sulla prima per Dolgopolov che, però, non sarebbe Dolgopolov se non si producesse in qualche piccolo passaggio a vuoto nel corso del match.

Nell’ottavo gioco del secondo set, sul 4-3 per Cilic, l’ucraino si concede all’avversario seguendo a rete una seconda di servizio e finendo infilzato dal passante di Marin che ringrazia e chiude il secondo parziale per 6-3.

 

Quando l’inerzia sembra tutta dalla parte del giocatore di casa, incitato a gran voce da un pubblico che finalmente comincia a crederci, il servizio di Cilic torna a fare i capricci. “Dolgo” ne approfitta, involandosi sul 3-0 e mancando due palle break per il 4-0. Con l’avversario ormai alle corde, ci pensa il 22enne di Kiev a rimettere in partita Marin smarrendo completamente il rovescio. Cilic si riporta in parità, ma esce ugualmente sconfitto nella disputa a “ciapa no” che si scatena negli ultimi game. E’ la dea bendata a decidere la contesa in favore di Dolgopolov. L’ucraino, infatti, può contare sull’ausilio di tre nastri favorevoli che mettono la parola fine alle speranze di Marin Cilic di riportare in patria un titolo che manca alla Croazia dal 1990, anno in cui a imporsi fu Goran Prpic in finale su Goran Ivanisevic.

 

A prescindere dalla sorte, che alla fine si può dire abbia aiutato l’audace, è un titolo più che meritato per il tennista ucraino, autore di un torneo di altissimo livello, che va a fare compagnia agli altri cinque suoi colleghi in grado di rompere il ghiaccio in questa stagione: Kevin Anderson, trionfatore a Johannesburg, Ivan Dodig (Zagabria), Milos Raonic (San Jose), Pablo Andujar (Casablanca) e Ryan Sweeting (Houston).

 


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