di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Ci sono posti che ci appartengono, che riescono a tirare fuori il meglio da noi stessi. Il “La Costa Resort & Spa” di Carlsbad è indubbiamente il luogo ideale di Agnieszka Radwanska che è dovuta tornare in California per riassaporare il gusto di una finale che le mancava proprio dall’ultima edizione del Mercury Insurance Open.
A differenza del 2010, la polacca non si è fermata alla finale ma ha completato l’opera sconfiggendo nell'atto conclusivo la numero 1 del seeding, Vera Zvonareva con il punteggio di 6-3 6-4. La Radwanska ha così interrotto un’epopea russa che durava dal 2006, anno in cui si impose Maria Sharapova che trionfò anche l’anno successivo, prima del successo nel 2010 di Svetlana Kuznetsova, nell’edizione che sancì il ritorno del torneo californiano nel circuito, dopo due anni di assenza.
La Zvonareva, che era reduce da una striscia di 9 successi consecutivi, frutto della fresca vittoria conseguita a Baku, non ha saputo trovare il bandolo della matassa contro una giocatrice che, a differenza delle precedenti avversarie battute (Ivanovic e Lisicki), non si limitava a tirare bordate da fondocampo, variando maggiormente il gioco ed attaccando la rete appena possibile.
La polacca è stata protagonista di una partita pressoché perfetta in cui ha concesso la miseria di due sole palle break a una giocatrice che risponde bene come la Zvonareva. A decidere il primo set è un break nel quarto gioco (3-1) in cui la polacca sale sullo 0-40, subisce il ritorno della numero 3 del mondo che però si arrende alla quarta chance per Agnieszka che non concede nessuna chance di rientrare alla sua avversaria.
Il break che deciderà il secondo set giunge nel terzo gioco. Sul 3-2 in suo favore, la polacca regala le prime due palle break alla Zvonareva che però non ne approfitta, commettendo altrettanti errori di rovescio. E’ l’unico sussulto di un match in cui la russa non ha mai dato l’impressione di riuscire a imbastire una strategia che potesse impensierire un’avversaria che aveva sofferto molto di più per liberarsi nei quarti della Hantuchova (che le aveva inflitto un 6-0 nel primo set) e, in semi, di Andrea Petkovic.
Per la Radwanska si tratta del quinto alloro in carriera, il primo dopo un digiuno durato oltre tre anni. I primi 4 trionfi risalgono ai tornei di Stoccolma 2007 e Pattaya City, Istanbul e Eastbourne nel 2008.
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