di Andrea Nizzero – foto Getty Images
E' una convincente vittoria di Flavia Pennetta ad aprire la seconda giornata degli US Open 2011, dove un sole indisturbato ha già fatto dimenticare Irene. L'azzurra regola Aravane Rezai con un severo 61 64, in appena 55 minuti. Non è una banale qualificazione al secondo turno, bensì una boccata d'ossigeno importante per Flavia, che nonostante un ranking ancora più che dignitoso (a Flushing Meadows è accreditata della testa di serie numero 26) sta attraversando una delle sue stagioni più sofferte, soprattutto a causa di un problema alla spalla che la condiziona ormai da marzo.
La Rezai è sembrata per la verità ancora in debito di energie dopo l'ottimo torneo di Dallas che l'ha vista arrivare in finale partendo dalle qualificazioni, il primo lampo di una stagione anche per lei da dimenticare. Sarà Romina Oprandi la prossima avversaria di Flavia, in un derby che garantisce ai colori azzurri un'italiana al terzo turno.
Di convincente, nella vittoria di Francesca Schiavone su Galina Voskoboeva (63 16 64), ci sono invece solo quattro giochi. Sono i primi, e li vince tutti e quattro la milanese. Poi, al servizio sul 4-0, si incarta in un game lunghissimo che consente alla russa passata al Kazakistan di entrare in partita. Da lì in avanti, tutto si fa più complicato. La Leonessa riesce comunque a portare a casa il primo set, ma il secondo è da dimenticare: 61 per la Voskoboeva. Il parziale decisivo la vede partire bene: subito 3-0 e un break che riesce a difendere fino al momento di servire per il match. Più che un turno di servizio, il nono gioco è però un piccolo disastro, condito da ben quattro doppi falli. Fortunatamente, quello successivo dell'avversaria è di qualità poco superiore, e Francesca riesce a chiudere per 64. La moscovita era un'avversaria di valore, che recentemente a Toronto ha mostrato di cosa è capace mettendo in fila Bartoli, Pennetta e Sharapova una dopo l'altra, ma la Schiavone ha però mostrato qualche vuoto di troppo. La sua prossima avversaria sarà la croata Mirijana Lucic.
Niente da fare invece per Alberta Brianti, sconfitta in due set da Coco Vandeweghe. L'americana classe '91, che porta un cognome importante in ambito cestistico (nonno Ernie e papà Kiki sono stati entrambi giocatori NBA), ha battuto la parmense con il punteggio di 75 63.
Tra le big, è la semifinalista di Wimbledon Sabine Lisicki a convincere maggiormente. Si sbarazza di Alona Bondarenko con un doppio 63 63 e promette diversi mal di testa a Venus Williams, sua prossima avversaria in un secondo turno da prime time e da… elmetto per i giudici di linea: si affrontano i due servizi più veloci del circuito femminile. Per la tedesca è la sesta vittoria consecutiva, dopo aver trionfato a Dallas proprio su Aravane Rezai.
Nuria Llagostera Vives non aveva mai vinto una partita agli US Open, ed era decisamente troppo chiederle di ottenere una prima volta contro la numero 1 del mondo. Caroline Wozniacki esibisce la sua consueta solidità e demolisce la minuta spagnola con il punteggio di 63 61, pur senza entusiasmare. E' un esordio che conferma la ritrovata vena della danese, dopo un'estate tormentata che aveva portato anche al “licenziamento” del padre dal ruolo di coach.
Vincono senza patemi anche Victoria Azarenka e Jelena Jankovic. La bielorussa regola la svedese Johanna Larsson con il punteggio di 61 63, mentre la serba ha dominato per 61 60 Alison Riske, altra wild card americana maltrattata in questo torneo.
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