L’ex numero uno del mondo dice definitivamente addio al tennis a 44 anni dopo la sconfitta a Vienna dal connazionale Thiem…

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

 

Niente più arrivederci, ma addio. Quello che si è consumato al primo turno dell’Erste Bank Open di Vienna, ieri, è stato una sorta di passaggio di consegne. Thomas Muster, ex numero uno del mondo (nel 1996), è stato sconfitto dal connazionale austriaco Dominic Thiem, appena diciottenne, col punteggio di 6-2, 6-3. Ventisei anni di differenza in campo sono tanti, troppi.

 

La seconda vita tennistica di Muster si chiude qui. Dopo un primo ritiro nel 1999 a 32 anni, il campione austriaco era rimasto lontano dai campi per oltre 10 anni. Un’infinità per uno che aveva ancora un’insaziabile voglia di tennis. Così lo scorso anno il “vecchio” Thomas aveva deciso di indossare nuovamente pantaloncini e maglietta e di inforcare la sua racchetta. Si era rimesso in gioco con umiltà e spirito di sacrificio, per questo il suo ritorno nel circuito non ha nulla di patetico. Proprio come fece nel 1989 quando, alla vigilia della finale di Miami contro Ivan Lendl, fu travolto da un’auto con alla guida un uomo ubriaco. La diagnosi suonò come un verdetto inappellabile: un ginocchio in frantumi. Allora Muster, che aveva 22 anni, non si perse d’animo e dopo mesi di riabilitazione torno ad allenarsi, a giocare e a vincere.

 

Ma quella di oggi è un’altra storia; il torneo di casa a Vienna doveva essere (ed è stato) il crocevia della sua nuova carriera. “Non ho rimpianti” dice l’ex numero uno trattenendo a stento le lacrime alla fine del match. “Il mio ritorno non era questione di vincere o perdere, ma solo di sentirmi in grado di giocare ancora ai massimi livelli… La mia famiglia ha bisogno di me più di quanto ne abbia il tennis”.

 

Sul match poco da dire: Thiem ha vinto meritatamente, dimostrando una supremazia mai in discussione, anche quando Muster ha guadagnato un break di vantaggio nel secondo set, portandosi sul 3-1. E lo stesso ex numero uno del mondo lo ammette serenamente: “Vittoria meritata. Questi 20 punti Atp servono più a lui di quanto sarebbero serviti a me”.

 

Che Thiem possa essere l’erede di Muster è presto per dirlo. Non bisogna dimenticare che il giovane tennista austriaco, quest’anno, ha raggiunto la finale juniores degli Open di Francia arrendendosi solo all’americano Bjorn Fratangelo al termine di un match tiratissimo, deciso al tie break del terzo set. Certo il suo ‘maestro’ ha fatto di meglio, aggiudicandosi il suo primo ed unico Slam proprio sulla terra battuta parigina nel 1995. Dominic dalla sua ha il tempo, ma per diventare un campione dovrà imparare un paio di cose dal suo avversario di ieri: la tenacia e la voglia di non arrendersi mai. Nemmeno alla sfortuna. Nemmeno al tempo che passa.

 


 

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