Il campione serbo ha ribadito che il momento dell’addio è lontano, ma che come è capitato per Federer a salutarlo ci siano tutti i suoi più grandi rivali. Quanto alle lacrime, la certezza riguarda una sola persona.
Chi piangerà il giorno del ritiro di Djokovic? Il campione serbo è rimasto molto colpito dalla commozione planetaria che ha circondato l’ultima partita ufficiale di Roger Federer, e a Tel Aviv ha fatto sapere che piacerebbe anche lui ritirarsi con una cerimonia del genere, attorniato da amici e colleghi. Il problema è: l’atmosfera sarebbe/sarà la stessa? Nole ha risposto a chi gli chiedeva di fare una previsione con la prontezza di spirito che gli è tipica: «Di certo che so che il giorno del mio addio almeno una persona piangerà: mia madre». Ribadendo però che il giorno dell’addio per lui è ancora lontano. «Non sono vicino al ritiro, non voglio pensarci troppo. Roger ha avuto un bellissimo addio alla Laver Cup di Londra. Eravamo tutti lì, con la sua famiglia, a salutarlo in un evento magnifico, in un’arena magnifica. Deve essere stato speciale per lui e non c’è dubbio che se lo sia meritato. Quello che so, è che anch’io voglio assolutamente che i miei grandi rivali vengano a salutarmi».