Il campione uscente vince in 3 set su Nieminen, avanti anche Baghdatis e Roddick. Tipsarevic si ritira e spiana la strada a Mayer…

Di Francesco Camanzi – foto Getty Images

 

 

I precedenti parlavano chiaro: 11-0 per Roger e neanche un set concesso al povero Nieminen in nove anni di incontri (primo “head-to-head” a Mosca nel 2002, ultimo sull’erba di Halle l’anno scorso).

Viste le premesse, non poteva che chiudersi così, con l’ennesima vittoria di FedEx.

 

Sarà l’aria di Master che si avvicina, la presenza congiunta in tribuna di papà Robert e mamma Lynette o la voglia di dimostrare che il numero 4 è solo un capriccio del computer, fatto sta che Roger si aggiudica la cinquantesima vittoria stagionale, sopperendo a qualche calo fisico con la classe di sempre.

Vittima di giornata è il finlandese Jarkko Nieminen (Atp 66), costretto a cedere al campione di casa in poco più di un’ora e mezza.  

 

Il primo set è un monologo quasi perfetto di Roger, Nieminen appare remissivo sin dai primi 15 e totalmente incapace di reggere i ritmi dello svizzero.

Federer è bravo ad accorciare gli scambi e a dosare le energie a suo vantaggio. La brillantezza sotto rete, poi, gli permette di capitalizzare al massimo i break point e di archiviare la pratica con un comodo 6-1. L’impressione è quella che Roger sia in serata di grazia e lo conferma l’atteggiamento più che arrendevole dell’avversario.  

 

Il secondo set, però, riserva subito una sorpresa per un Federer inspiegabilmente distratto: Nieminen gli strappa il servizio nel primo gioco e conserva agilmente il proprio turno di battuta, 2-0.

Roger paga un passaggio a vuoto, non riesce a incidere con il servizio e finisce per cedere la battuta una seconda volta. Nieminen si porta sul 4-1 e medita lo sgarbo al campione svizzero.

Federer si riprende un break e risveglia gli increduli spettatori del Center Court, riassesta la partita portando l’avversario sul 5-4 e mandandolo comunque a servire per il set. Nieminen non si lascia scappare l’occasione e chiude in 6-4, non prima di aver sfiorato il disastro con 2 doppi falli.

 

Nel terzo e decisivo set Roger torna in sé e si scrolla di dosso le paure, ritrovando buone percentuali al servizio (88% di punti con la prima a fine match) e tornando a cercare gli scambi veloci. Il break decisivo arriva nel secondo gioco: bravo Federer ad aggredire un timido Nieminen al servizio e a portarsi sul 15-40. Roger chiude con un dritto fulmineo dopo essersi costruito il break con un magistrale rovescio incrociato.

Dal break in poi la partita scivola via fino al 6-3 conclusivo, raggiunto da Federer al terzo tentativo.

 

 

Ai quarti vola dunque l’idolo di casa che cede il primo set in carriera a Nieminen ma non smentisce le sue ottime statistiche contro il finlandese. Roger se la vedrà con uno tra Roddick (vittorioso in 2 set su Haas) e Stepanek (giustiziere del colombiano Giraldo) in un tabellone che, considerato il forfait di Murray, lascia intravedere un possibile remake della finale dell’anno scorso.

 

 

Negli altri incontri di giornata si segnalano la vittoria del polacco Kubot su Kamke in 3 set e il passaggio del turno di Florian Mayer, agevolato dal ritiro del numero 6 del seeding Janko Tipsarevic, colto da un infortunio al tendine rotuleo sinistro. Kubot (Atp 64) incontrerà nel prossimo turno Novak Djokovic, favorito d'obbligo della parte alta del draw.  Il vincente di questo match se la vedrà con il cipriota Marcos Baghdatis, protagonista oggi di una sofferta vittoria in 3 set contro il tennista di casa Michael Lammer (Atp 327). Il tedesco Mayer affronterà, invece, Ivan Ljubicic negli ottavi di finale.

 

 

Round 1.

L Kubot b. T Kamke 57 75 62

F Mayer b. [6] J Tipsarevic 51 rit.

R Haase b. M Chiudinelli 62 76(7)

[7] A Roddick b. T Haas 63 64

R Stepanek b. S Giraldo 61 63

 

 

Round 2.

M Baghdatis b. M Lammer 76(2) 67(2) 63

[3] R Federer b. J Nieminen 61 46 63

 

 


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