di Daniele Rossi – foto Getty Images
Chi ha scommesso sulla vittoria di Kei Nishikori su Novak Djokovic prima della partita, si starà facendo delle grasse risate. Non saranno in tanti, perchè forse neanche il più accanito tifoso del nipponico o il più ardito degli scommettitori, avrebbe pronosticato il risultato maturato al Swiss Indoors Open di Basilea. E invece Djokovic incorre nella sua quarta sconfitta stagionale, la seconda sul campo, dopo quella in semifinale al Roland Garros con Federer. Le altre due sconfitte infatti, con Murray in finale a Cincinnati e in Coppa Davis con Del Potro, sono maturate per ritiro.
Questa volta Djokovic è rimasto in campo fino alla fine, ma era evidente come soffrisse di un problema al braccio destro e alla spalla che già gli aveva creato problemi agli Us Open. Dall'altra parte, va però dato atto a Nishikori di aver giocato un grande match, soprattutto nel secondo set e di essere riuscito a recuperare una situazione che nel tie-break sembrava compromessa. Nel terzo parziale il giapponese ha dilagato, ma 'Djoker' era già mentalmente sotto la doccia.
Veniamo alla cronaca del match: nel primo set l'equilibrio si rompe subito in favore di Djokovic che strappa il servizio all'avversario sul 2-1. Nole si invola dunque prima sul 4-1 e poi sul 5-2, momento in cui chiama il primo medical time-out per un dolore al braccio destro.
Nonostante il problema, il numero 1 del mondo riesce comunque a portare a casa il primo parziale.
Nel secondo Nishikori alza il suo livello di gioco, serve meglio, fa meno errori e più vincenti, mentre il serbo inizia a calare vistosamente. Kei si prende un break di vantaggio sul 2-2, prima del secondo intervento del fisio sul serbo. Djokovic sembra comunque riprendersi e recupera il break di svantaggio, impattando sul 4-4. Si seguono i servizi fino al tie-break: Nole va avanti 2-0 e 3-2, ma si perde in tantissimi errori di diritto, mentre Nishikori gioca ad un ritmo infernale. Il giapponese recupera lo svantaggio e chiude il tie-break per 7 punti a 4.
Prima del terzo, Nishikori si fa curare un piede, mentre Djokovic se ne va negli spogliatoi. Quello che torna in campo è solo l'ectoplasma del campione ammirato quest'anno. Fermo sulla gambe, molle e impreciso nei colpi, rassegnato attende la fine del match. Nishikori non si lascia sfuggire l'occasione e rifila uno storico 6-0 al leader Atp.
Djokovic a fine match ha dato credito all'avversario, ma non ha nascosto le sue difficoltà fisiche: "Ha giocato un grande secondo set, devo dargli merito perchè ha giocato meglio di me. Io non ho colto le occasioni che mi sono procurato. Ho dovuto cambiare un pò la tecnica del mio servizio. Stavo forzando troppo, questo problema alla spalla me lo porto dietro agli Us Open. Purtroppo mi sa che non finirà qui…".
Per Nishikori si tratta sicuramente della vittoria più importante in carriera. Il nipponico aveva raggiunto la semifinale anche al Master 1000 di Shanghai, ma una finale in un 500 battendo l'imbattibile numero 1 del mondo, deve senz''altro avere un sapore diverso.
Non ci sono invece state sorprese nella seconda semifinale. Roger Federer approda abbastanza comodamente al match-clou, centrando l'ottava finale in carriera nel torneo di casa sua. Nel derby fratricida con Wawrinka, Roger ha avuto la meglio per 7-6(5) 6-2, soffrendo solo nel finale del primo set.
L'ex numero 1 strappa il servizio a Stan sul 2-1 e sembra controllare il vantaggio senza affanni, quando sul 5-3, abbastanza inaspettatamente, Wawrinka recupera il break di svantaggio, grazie ad un paio di errori gratuiti del suo compagno di doppio. Ristabilita la parità, il set si gioca al tie-break: Stan si aggiudica il primo punto con una bella discesa a rete, poi si spegne e subisce 5 punti consecutivi. Sembra fatta per Federer, che invece perde i due punti in battuta e si fa recuperare fino al 5-4. Il basilese però si riscatta subito con una fantastica risposta vincente, per poi chiudere al servizio successivo.
Nel secondo Roger prende subito il largo e sul 2-0, Wawrinka distrugge una racchetta per la frustrazione. Federer coglie un altro break sul 3-1 e va a servire per il match sul 5-2. Sul 30-15 accade un episodio curioso. Federer colpisce un rovescio in lungolinea, Wawrinka in recupero la ributta dall'altra parte, ma nel tornare in posizione scivola e cade rumorosamente. Roger, preoccupato per la salute del suo amico, stecca il rovescio, ma il distrattissimo arbitro gli attribuisce comunque il punto del 40-15. Sia Stan che lo stesso Federer, devono discutere animatamente con il giudice di sedia per correggerlo del suo grossolano errore. Ripristinato il punteggio corretto, il campione in carica chiude la contesa al secondo match point.
Buona la prestazione di Federer, che ha regalato il solito spettacolo di colpi vincenti e tocchi di classe, con il solo passaggio a vuoto alla fine del primo set. Wawrinka ha giocato quasi alla pari, ma più volte è stato sopraffatto dalla velocità di palla del connazionale e ha fallito nei momenti importanti.
Federer coglie dunque la quarta finale stagionale, la 98esima in carriera con un bilancio di 67 vittorie e 30 sconfitte. Numeri che fanno clamorosamente a pugni con quelli del suo prossimo avversario, Kei Nishikori.
Il giapponese in carriera ha giocato solo due finali a livello Atp, la prima a Delray Beach nel 2008 (vittoria contro Blake) e la seconda quest'anno a Houston (sconfitto da Sweeting). Si preannuncia comunque un match interessante: il 21enne discepolo di Bollettieri e Brad Gilbert, si sta dimostrando un osso durissimo. Riesce a di imporre sempre un alto ritmo allo scambio ed è in grado di piazzare vincenti con entrambi i fondamentali. Visto la tipologia di gioco e i suoi "natali" tennistici è inevitabile un confronto con Andre Agassi. Vedremo se dopo il miracolo di oggi, il piccolo Kei riuscirà a ripetersi contro Re Roger.
RISULTATI SEMIFINALI
Nishikori b. Djokovic 2-6 7-6 6-0
Federer b. Wawrinka 7-6 6-2
FINALE
Federer vs. Nishikori
© 2011 Il Tennis Italiano