Secondo titolo dell’anno per Marcel che completa la sua settimana da sogno battendo Juan Monaco al termine di una maratona di 3 ore…

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Ci deve essere qualcosa di magico nella “Ágora”, l’edificio monumentale disegnato da Santiago Calatrava, per il terzo anno sede del Valencia Open che, assieme al torneo di Basilea, ha concluso la stagione dei tornei “500”. Per informazioni sulla magia che questo splendido complesso architettonico può trasmettere, chiedere a Marcel Granollers, onesto mestierante della racchetta che, per il secondo anno consecutivo, ha raggiunto la finale nel capoluogo della Comunità Valenciana. Rispetto allo scorso anno in cui si era dovuto arrendere nell’ultimo atto a David Ferrer (che del torneo è anche co-proprietario), Granollers ha saputo fare meglio, aggiudicandosi il torneo più importante della sua carriera ai danni di Juan Monaco, proprio colui che in semifinale aveva posto fine alla cavalcata di Ferrer.

 

L’argentino si è arreso per 6-2 4-6 7-6(3) al termine di una maratona durata 3 ore esatte in cui ha avuto molte chance di portare a casa il match. Dopo aver ceduto il primo parziale a causa del break subìto nel secondo gioco (ben difeso dallo spagnolo sino a fine set), Monaco comincia a prendere le misure al suo avversario, sorprendendolo in apertura di seconda frazione (2-0).

La reazione dello spagnolo non tarda ad arrivare. Granollers recupera il break di svantaggio ma nel settimo gioco, è ancora Monaco a strappare il servizio al tennista iberico che sbaglia un rovescio in uscita dal servizio. Questa volta l’argentino non si lascia riprendere, chiudendo il set per 6-4.

 

In apertura di terzo parziale, Monaco sembra piazzare la zampata decisiva, strappando subito il servizio a Granollers che, infuriato per un paio di decisioni arbitrali discutibili (non emendabili, causa assenza di occhio di falco), subisce addirittura un warning in un momento delicatissimo del match sullo 0-2 15-30. E’ uno scambio infinito, in cui lo spagnolo dimostra tutta la sua straordinaria manualità, a scuotere Granollers che tiene il servizio e si salva una seconda volta, due game più tardi, quando annulla una palla per il doppio break di svantaggio. Lo scampato pericolo galvanizza il tennista di casa che, a zero, ottiene il controbreak del 4-4. Nel decimo game “Pico” Monaco salva tre matchpoint, rimandando l’epilogo al tiebreak.

 

Marcel si procura subito un mini-break grazie all’errore di rovescio dell’argentino che si ripete sul punteggio di 4-2. Lo spagnolo si invola così verso il suo terzo titolo in carriera (secondo del 2011 dopo Gstaad), suggellato da uno strepitoso passante incrociato di dritto che manda in visibilio quell’Agorà che nei giorni precedenti lo aveva visto battere uno dopo l’altro Alexandr Dolgopolov al primo turno, Marin Cilic (recente vincitore a San Pietroburgo), Gael Monfils (nei quarti di finale) e Juan Martin Del Potro in semifinale. In due giorni, battendo i due sudamericani entrambi originari di Tandil, Granollers ha vinto la sua personalissima finale di Coppa Davis che tra un mese vedrà di fronte Spagna e Argentina. E pensare che, del team capitanato da Albert Costa, Marcel sarà solamente il quinto uomo.  

 


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