da Londra, Daniele Rossi – foto Getty Images
Finalmente tempo di semifinali e di partite ad eliminazione diretta. Dopo 5 giorni di Round Robin, all'02 Arena si inizia a far sul serio. Il primo match metteva di fronte il vincitore del Gruppo B, Roger Federer contro il secondo del Gruppo A, David Ferrer. Forse neanche il più accanito dei tifosi dello spagnolo credeva davvero in una sua possibile vittoria e infatti Federer ha giganteggiato da par suo, vincendo per 7-5 6-3 in 1 ora e 25 minuti. Ferru ha provato (e ci è in parte riuscito) ad impensierire un avversario contro cui ha sempre perso in 11 match, ma alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca e lasciare spazio a Roger e all'ennesimo record.
Dopo un inizio ancorato ai servizi, Ferrer commette due doppi falli consecutivi e concede due palle break. Lo spagnolo le annulla entrambe, la seconda con una pregevole discesa a rete. Sul 5-4, Roger deve soffrire per mantenere il suo servizio, ma dopo un game lunghissimo, impatta sul 5-5 senza concedere break point. Ferru accusa il colpo e nel gioco seguente offre due palle break: Roger sbaglia la risposta sulla prima, ma il valenciano con un diritto in corridoio gli regala il vantaggio. Federer non si fa pregare e chiude per 7-5 in 50 minuti di gioco con l'ennesimo servizio vincente.
Il secondo set si decide subito: il campione in carica effettua il break nel primo gioco con una fulminante risposta di diritto e incanala la partita sui binari di Basilea. Federer non rischia assolutamente nulla sul suo servizio, non sfrutta due palle break sul 3-1, ma sul 5-3, complice anche un nastro fortunato, chiude la partita nel turno di battuta dello spagnolo.
Prestazione più solida e meno "artistica" di Federer, a cui è bastato servire molto bene (6 ace e 84% di punti vinti con la prima), per portare a casa la partita, nonostante un alto numero di errori gratuiti, 29, e zero vincenti col rovescio, colpo che oggi non ha proprio funzionato. Questa volta Roger ha sfruttato subito le sue occasioni e ha pensato alla sostanza.
Tanti i numeri legati a questa vittoria: Federer domenica giocherà la 100° finale in carriera e cercherà di vincere il titolo numero 70. In caso di vittoria vincerebbe il suo 6° Masters, stabilendo un record e superando Lendl e Sampras, fermi a 5. Con il successo odierno è già sicuro di tornare al 3° posto nel ranking mondiale, è alla 16° vittoria consecutiva e alla 806° in totale (eguagliato Stefan Edberg).
Esce comunque tra gli applausi Ferrer, capace di battere Djokovic e Murray in due set, ma troppo inferiore tecnicamente per competere col Federer scintillante di questo periodo, a cui il suo regolare gioco da fondo non crea alcun problema. David rinsalda comunque il suo quinto posto e va a prepararsi per la finale di Coppa Davis con l'Argentina che lo vedrà protagonista.
"Ha giocato meglio di me – ha dichiarato David a fine match – Forse ho avuto delle chance sul 5-4, ma ho fatto degli errori col rovescio e lui poi ha iniziato a giocare con più fiducia. Non ho servito bene, ho fatto troppi doppi falli (5, ndR) e se non ho delle buone percentuali col servizio è molto difficile per me battere i top player. Non ho avuto abbastanza tempo da ieri sera? Non direi, non voglio cercare scuse, ho provato di tutto per vincere ma lui è stato meglio di me punto e basta". Anche Ferru esprime la sua opinione sulla solita querelle della lunghezza della stagione: "Giochiamo tanti tornei, adesso con la finale di Coppa Davis finirò in dicembre e avrò solo una settimana di riposo prima di tornare a giocare in gennaio. Non è facile, ma dobbiamo cambiare il calendario".
"E' stato un match duro – ha esordito in conferenza stampa Roger – ora capisco come Ferrer sia riuscito a battere Murray e Djokovic. E' molto solido, gioca d'anticipo e riesce a colpire spesso negli angoli. Oggi però non ha servito al meglio e io ne ho approfittato. Penso sia stato cruciale il game del 5-4 del primo set e l'essere riuscito a fare subito break nel primo game del secondo.
Sì, mi emoziono ancora per questi record, ma io sono sempre stato un giocatore emotivo, solo che durante il torneo cerco di tenerle sotto controllo, se no è come una montagna russa. Per me sarà un'occasione speciale giocare domani la mia centesima finale e cercare di vincere il 70° torneo e il 6° Masters. Sono felice ed orgoglioso.
Tra Tsonga e Berdych penso sarà una partita equlibrata, sono giocatori entrambi in fiducia e grandi colpitori. Certo, sarebbe divertente giocare contro Tsonga la finale di Parigi domenica, giocare domenica qui la prima giornata del Masters e ancora domani! 806 vittorie come Edberg? Per me è un onore raggiungerlo, quando ero piccolo lui era il mio idolo".
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