A Melbourne, Simone e Matteo al 3° turno delle “quali”. Out Crugnola, Naso e le tre ragazze (Camerin, Floris e Knapp)…

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

Secondo turno di qualificazione a Melbourne e pattuglia azzurra che si assottiglia in maniera consistente. Restano in lizza solo Simone Bolelli e Matteo Viola. Eliminati Marco Crugnola, Gianluca Naso e tutte le ragazze, Maria Elena Camerin, Anna Floris e Karin Knapp.

 

Nuove vittorie al fotofinish per Simone Bolelli ( 14 del seeding e ATP 134) e Matteo Viola (27 del seeding ATP 155). L'emiliano che aveva salvato tre match-balls al primo, supera il russo Konstantin Kravchuk (ATP 185) 6-4 3-6 12-10. Questa volta è comunque “Bole” a fare sempre gara di testa, fallendo anche un primo match-point già nel decimo gioco del terzo parziale (servizio Kravchuk). Il veneto piega 6-7(1) 7-5 6-4 il croato Antonio Veic (ATP 173).

 

Tra Bolellli e Viola ed il main draw australiano c'è ora “solo” una vittoria. Simone affronterà il danese Frederik Nielsen (ATP 240). Matteo sfiderà il sudafricano Rik De Voest (11 del seeding e ATP 125).

 

Sconfitti invece Marco Crugnola (ATP 265) e Gianluca Naso (ATP 225). Il lombardo raccoglie due giochi (6-1 6-1) contro il ben più quotato tedesco Bjorn Phau (174). Il siciliano si arrende 6-4 6-4 al nipponico Yuichi Sujita (ATP 208), che aveva fatto tremare Nicolas Almagro settimana scorsa a Chennai.

 

In campo femminile si ferma la corsa delle ultime tre azzurre in gara.

 

Opposta alla portoghese Maria Joao Koehler (WTA 222), Maria Elena Camerin (WTA 177) intasca il primo parziale 6-3. Identico score per la lusitana nel secondo. Grande battaglia nel terzo, ma l'azzurra deve cedere 3-6 6-3 6-4.



Nulla da fare anche per Anna Floris (WTA 173). Per l'italiana l'ostacolo è realmente arduo: Laura Robson (WTA 133 e no. 14 del seeding delle quali). 6-3 6-4 lo score per la promessa britannica, capace di imprimere l'accelerazione vincente nei momenti topici dei due parziali.



Quattro giochi (6-2 6-2) sono, infine, quelli che racimola Karin Knapp (WTA 161) contro la giapponese Kurumi Nara (WTA 145). Il punteggio è però decisamente troppo severo per l'altoatesina che lotta punto a punto per tutta la partita, ma raccoglie pochissimo.

 

 


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