Traduzione di Francesca Colombo – Foto Getty Images
Pensi che sia stato un buon modo di cominciare il torneo?
Sì certo. E’ stato un buon inizio. E’ stato un po’ difficile leggere il suo servizio e giocare con una giocatrice che non avevo mai affrontato. Sentivo che dovevo trovare il ritmo giusto, ma una volta trovato, mi sono sentita bene e ho avuto buone sensazioni.
Ti sentivi nervosa prima di scendere in campo?
Beh, non voglio dire che non ero nervosa. Era una sorta di agitazione, avevo voglia di scendere in campo e giocare. Mi sono allenata per cercare di essere in forma per questo torneo.
Hai visto qualche video che riguardava la tua avversaria o hai parlato con qualcuno che l’aveva già incontrata?
Sì, ci siamo allenati qui tutta la settimana. Dopo Brisbane siamo venuti qui. Eravamo qui ogni giorno durante le qualificazioni. Carl e Stefan hanno guardato tutte le partite così abbiamo avuto un idea di cosa ci aspettava.
Come va la tua anca?
Bene grazie.
Qual era il problema?
Era uno stiramento del muscolo che faceva fatica ad andare a posto. Sono contenta di aver risolto questo problema. Ma è comunque una cosa a cui sto all’occhio e che curo quotidianamente, con massaggi in modo da non avere problemi.
Hai già avuto infortuni prima. Come fai ad entrare in campo pensando di essere al cento per cento e senza pensare all’infortunio?
La cosa funziona così. Una volta che l’infortunio è passato ti alleni e io non sono mai scesa in campo in un torneo senza essermi ripresa completamente dall’infortunio. Soprattutto coni il mio muscolo dello stomaco stirato che era stato uno dei peggiori infortuni. Avevo paura quando giocavo lo smash e il servizio. Ma gradualmente è migliorato. Dopo Brisbane non ho sentito niente e comunque non ero preoccupata, se no avrei evitato di venire qui.
Sei scesa in campo pensando al terzo set della finale dello scorso anno e a quando hai vinto il torneo? Come è stato?
Ho già giocato sul Rod Laver. Sì il ricordo di quando sono scesa in campo per la finale, ho ripercorso tutte queste emozioni dentro di me. Ma oggi ovviamene non è stato così.
Segui un schema preciso ogni volta che devi aspettare a scendere in campo perché il match prima del tuo va per le lunghe?
Beh certo, cerco di seguire un certo schema. Magari esco un po’ così mi distraggo e non sto dentro ad aspettare troppo. Sicuramente non è facile, oggi mi sono scaldata 3 volte. Poi mi porto dietro uno snack in modo da mangiare qualcosa se l’attesa è troppo lunga e cerco comunque di distrarmi.
Sei soddisfatta di come stai servendo? L’anno scorso non eri particolarmente soddisfatta di come servivi. Per quanto riguarda gli altri colpi ti senti al 100% o pensi che entrerai sempre più in forma partita dopo partita?
Penso che oggi con un’avversaria mancina che serve come lei non sia stato facile. Ha un gioco piuttosto difficile. Anche il gioco di luci e ombre creato dal sole era po’ fastidioso. Anche l’anno scorso non ho giocato tutti i match al massimo. Ho giocato bene contro la Safina, ma poi altre partite le ho giocate meno bene ma sono comunque riuscita a portare a casa ogni partita.
E’ un torneo lungo e non si può pretendere di giocare ogni partita il proprio miglior tennis. Oggi mi sono mossa bene in campo e ho servito bene. Solo un paio di doppi falli e i punti importanti li ho giocati bene. Ho servito anche 5 ace. Ma si può sempre fare meglio.
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