Pochi problemi per Milos nel difendere il titolo 2011. In finale l’uzbeko Istomin cede 7-6 6-3. Nessun set perso dal canadese…

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

Tutto molto “semplice” per Milos Raonic al SAP Open di San Josè ($531,00 – hard, outdoor). Il giovane canadese conferma il successo dell'anno scorso (come Murray nel biennio 2006-07), sbaragliando la concorrenza al termine di una settimana dove non ha ceduto set e non ha mai seriamente rischiato di incorrere in una prematura eliminazione. Molto bravo l'uzbeko Denis Istomin che – non compreso nel lotto delle teste di serie – è riuscito a raggiungere la finale, dove però non ha saputo creare troppi grattacapi al bombardiere di origini montenegrine.

 

Esentato dal primo turno, il 21enne Raonic – numero 3 del seeding – ha superato 6-2 7-6(7) il tedesco Tobias Kamke, 7-5 7-6(3) il sudafricano Kevin Anderson e 7-6(4) 6-2 lo statunitense Ryan Harrison prima di giocarsi il titolo con l'uzbeko Denis Istomin. Sorpresa del torneo, Istomin era approdato alla finalissima estromettendo due dei favoriti: nei quarti di finale un Andy Roddick (2 del seeding) ben lontano da una condizione accettabile ed in semifinale il francese Julien Benneteau (5 del seeding).

 

Nulla da fare però in finale per il 25enne uzbeko: al servizio Raonic gli concede tre miseri punticini, brekkandolo nelle uniche due occasioni che si procura: 7-6(3) 6-2 lo score in 1h e 20'. Per il canadese è il terzo titolo in carriera, il secondo della stagione dopo Chennai: nel 2011 un solo ko agli Australian Open, dove fu sconfitto al 3° turno da Lleyton Hewitt. Istomin – che conferma il buon inizio di 2012 (“quarti” a Brisbane e “semi” a Sidney) – rientra dopo un anno tra i top 50, riavvicinandosi così al top ranking (39 dell'agosto 2010).

 

Nessun italiano impegnato in California, mentre per i padroni di casa torneo in sordina con il veterano Roddick maltrattato da Istomin (2-6 4-6) e la giovane speranza Harrison incapace di arginare il tornado Raonic. L'allievo di Galo Blanco è ora atteso in quel di Memphis dove cercherà di migliorare la finale dell'anno passato: quarto favorito del seeding, esordirà con il sempre pericoloso Ernests Gulbis.

 

 


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