Monte-Carlo: l’iberico batte Simon, il serbo rimonta Berdych. Finale n. 8 per Nadal, contro Djokovic che cerca l’8° centro di fila contro di lui…

Da Monte-Carlo, Cristian Sonzogni – foto Getty Images

 

Tutto secondo pronostico a Monte-Carlo. La finale di domani del primo Masters 1000 stagionale sulla terra sarà quella più logica e quella attesa alla vigilia, tra il numero 1 del mondo Novak Djokovic e il numero 2 Rafael Nadal. Nonostante sia riuscito a spuntarla, ha avuto paura almeno per un set e mezzo Djokovic, di fronte a Tomas Berdych. Il numero 1 è entrato in campo ben conscio delle difficoltà della partita, ma in aggiunta ha dovuto fare i conti con un eccesso di nervosismo dovuto più alle condizioni climatiche (sole e temperatura ideale, ma molto vento) che al suo avversario. Berdych, in ogni caso, ha confermato che l'exploit contro Murray non era stato frutto del caso, proponendo un tennis robusto, con un palleggio quasi sempre molto profondo e alcune accelerazioni degne di nota. Djokovic gli ha dato una mano quando, avanti di un break (4-2) si è fatto riprendere e poi superare subendo un parziale per lui davvero inusuale di 4 giochi a 0. Probabilmente è stato decisivo, per la rimonta di Nole, l'inizio del secondo parziale: prima il favorito ha recuperato una situazione difficile sul proprio servizio, poi è riuscito a ottenere il break (nell'unica occasione avuta nel parziale) che lo ha portato sul 2-0, momento sottolineato da un urlo liberatorio che ha fatto capire molte cose. Da quel momento la partita, sempre condizionata dal vento che creava addirittura dei mulinelli sul campo, ha cambiato padrone, con il numero 1 del mondo che è andato avanti abbastanza sicuro fino al 6-3, e nel terzo ha approfittato di un calo del rivale fino a chiudere per 6-2 dopo 2 ore e 42 minuti.

 

Non è stato il miglior Djokovic, ma giocare oggi era davvero difficile, come ha sottolineato il vincitore in conferenza stampa. "Il vento – ha detto il serbo – ha dato molto fastidio a entrambi perchè cambiava sempre direzione, e la cosa più importante era cercare di tenere in campo la palla. Lui ha giocato molto bene nel primo set mentre io ero troppo difensivo, poi la partita è cambiata in quel primo game del secondo che è stato determinante per il mio recupero. In finale dovrò alzare il mio livello di gioco per essere competitivo, ma per il momento sono soddisfatto. La partita con Nadal? Non ci sono segreti tra noi, bisognerà solo cercare di giocare al massimo dal primo all'ultimo punto".

Anche Tomas Berdych è soddisfatto della sua settimana: "Sto lavorando duramente e questi risultati sono il frutto di anni di piccoli progressi. La partita con Djokovic è cambiata quando ho mancato l'occasione per andare avanti di un break nel secondo set, poi lui si è adattato meglio al vento, mentre io che avevo bisogno di prendere più rischi ho fatto fatica. Di questo torneo prenderò le cose positive come la vittoria su Murray, per trovare fiducia in vista dei prossimi appuntamenti".

 

Nella seconda semifinale Gilles Simon ha fatto sperare i francesi per i primi sette game, nei quali è riuscito spesso a mettere in difficoltà Nadal arrivando anche ad avere una piccola chance sul 3-3 e 0-30 con il maiorchino al servizio. A quel punto però è stato bravo Rafa a non prendere rischi cercando nella sua solidità la soluzione al momento difficile. Tanto è bastato perchè il problema, contro l'iberico come pure di fronte agli altri 'Fab Four', non è tanto trovare la chiave per scardinare la loro difesa quanto mantenere a lungo un livello abbastanza alto per arrivare in fondo vittoriosi. Simon ha giocato meglio di Nadal a tratti ma complessivamente il livello medio dei due non è nemmeno paragonabile, almeno sulla terra. Ecco perchè in conclusione il transalpino si è preso qualche applauso e Rafa la vittoria (6-3 6-4 in un'ora e 50 minuti) e la finale.

 

Il match decisivo di domani sarà all'insegna del numero 8. Non solo lo spagnolo cerca l'ottavo centro di fila al Country Club, ma c'è Djokovic che cerca l'ottava vittoria di vila nell'ultimo atto di fronte al maiorchino (2-0 sulla terra), che però è avanti 16-14 nel totale e ha vinto la finale a Monte-Carlo contro Nole nel 2009. Il favorito lo cerchi il lettore, per noi è 50 e 50. 

 


 

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