di Fabio Bagatella – foto Getty Images
XXIII edizione dell'ATP di s-Hertogenbosch ($398,250 – erba – outdoor) con un solo protagonista, assoluto dominatore della settimana olandese: il leader del seeding David Ferrer. Quattro vittorie con un solo set perduto (in semifinale con Benoit Paire) ed una finale a senso unico ai danni di Philipp Petzschner: ecco il bilancio, pressoché perfetto della sette-giorni “orange” di Ferru.
L'unico momento in cui Ferrer rischia di ritrovarsi in difficoltà, giunge in una “semi” condizionata anche dal maltempo. Benoit Paire riesce infatti a recuperare un set di svantaggio e si procura pure due break-balls in apertura di terza partita. Scampato il pericolo e chiusa la frazione con un perentorio 6-1, Ferru si avvia “tranquillo” al trionfo conclusivo.
La finalissima con Philipp Petzschner (ATP 145) è poco più di una formalità: il 28enne tedesco non crea alcun tipo di grattacapo alla disarmante solidità di Ferrer. 6-3 6-4 lo score conclusivo in 1h e 9'. Emblematica la percentuale di palle break. Petzschner ne concede 12 (9 salvate), Ferru una sola – sul 5-1 e servizio del primo set – concretizzata dal germanico.
Ferrer conquista così il suo 15esimo titolo ATP (in 30 finali disputate), il secondo sull'erba dopo il trionfo – sempre in Olanda nel 2008 – ai danni di Marc Gicquel. Il 30enne iberico, al suo quarto timbro stagionale, eguaglia Rafael Nadal e Roger Federer tra i giocatori più vittoriosi dell'anno. Ferru scavalcherà inoltre JW Tsonga, riprendendosi la quinta posizione nella classifica ATP.
La netta sconfitta con Ferrer nulla toglie al rimarchevole torneo di Philipp Petzschner. Reduce da 7 ko al 1° turno – con anche due mesi di stop tra marzo e aprile per un problema al polso – il tedesco ha superato le “quali”, eliminando tra gli altri anche il campione in carica Dmitry Tursunov. Per Petzschner, che lunedì ritornerà vicino ai top 100, è la seconda finale ATP perduta sull'erba: l'anno scorso fu costretto infatti al ritiro ad Halle. L'unico sigillo del germanico nel circuito maggiore resta dunque quello di Vienna (duro – indoor) 2008.
Tra le altre sorprese del torneo non possono che evidenziarsi i due semifinalisti: Benoit Paire (ATP 60), l'unico in grado di mettere un po' di paura a Ferrer e Xavier Malisse (ATP 95), capace di liquidare subito il secondo favorito del seeding – Victor Troicki – cedendo soltanto con un duplice 7-5 a Petzschner. Il francese ed il belga saranno premiati con un balzo di una decina di posizioni nel ranking mondiale.