di Giorgio Valleris
Maradona o Pelé? Senna o Schumacher? Ogni sport ha la sua rivalità eterna nella ricerca spasmodica del presunto migliore, il numero uno assoluto. E il tennis, ovviamente, non è un eccezione. Solo pochi giorni fa, alla vigilia del Roland Garros, gli appassionati si chiedevano se il numero uno sulla terra rossa fosse Borg o Nadal. Ma quella tra il biondo svedese il mancino spagnolo non è l’unica rivalità del nostro sport. Altre due leggende infiammano i tifosi: Pete Sampras e Roger Federer. Forse per questo, in un’intervista a Tennis Space, l’uomo che li conosce meglio di tutti getta acqua sul fuoco. Paul Annacone, che è stato il coach di Sampras fino all’ultimo match e che ora allena il fenomeno di Basilea, è allergico a questi confronti a distanza e non lo nasconde.
“Non posso sapere cosa sarebbe successo se Roger avesse giocato contro Pete al top della forma. Quando la gente fa simili paragoni mi viene da sorridere; mi considero un esperto di tennis e sono convinto che non ci sia modo di comparare due ere completamente diverse. Ogni decennio ha le sue rivalità. Ogni tanto mi capita di sentire che Agassi non avrebbe mai perso con Nadal sull’erba. Oppure che Borg non avrebbe mai perso da Rafa sulla terra rossa. E io mi chiedo perché? Come si fa ad affermare cose del genere?”.
“Si fanno classifiche dei migliori venti giocatori della storia. E’ un gioco divertente ma niente di più. Non si può dire in assoluto che Roger sia il numero uno, sette o quattro. Certo, il numero di vittorie negli Slam dà un’indicazione di quanto un tennista sia stato in grado di fare, ma stilare un ranking di questo tipo è cosa totalmente diversa…”.