di Daniele Rossi – foto Getty Images
Wimbledon 2012 ha salutato il ritorno di due leggende dello sport che oltre i trent'anni sono riusciti a vincere il torneo più ambito del mondo. Ma ha anche ridisegnato in modo importante i ranking Atp e Wta, vediamo come.
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Roger Federer è tornato ad essere numero 1 del mondo. Lo sanno anche i sassi, quello che non tutti sanno è che sono appena 75 i punti di distanza tra lo svizzero e Novak Djokovic: 11.075 punti contro 11.000. Il serbo, non riuscendo a saldare tutte le cambiali dello scorso anno, ha dovuto far fronte ad un'inevitabile emorragia di punti e ha dovuto abdicare.
Quasi nessuno si aspettava che il serbo abbandonasse il numero 1 così presto e di sicuro in pochi avrebbero pronosticato che l'autore del sorpasso fosse Federer, anche se noi ve l'avevamo in qualche modo preannunciato.
Olimpiadi a parte, Roger può stare abbastanza tranquillo perchè non ha molti punti da difendere nelle prossime settimane, appena 270 contro i 1.600 di Djokovic. Il serbo avrà poi da confermare la vittoria agli Us Open, mentre Federer ovviamente ha in scadenza la semifinale. I problemi per l'elvetico potrebbero arrivare a fine anno, quando avrà da saldare i 2000 punti di Basilea, Parigi Bercy e Masters. La lotta per finire il 2012 in vetta è più aperta che mai.
Si ritrova terzo e lontanissimo Rafa Nadal, che ha perso una valanga di punti con la sconfitta al secondo turno con Rosol. Anche Rafa avrà pochi punti da difendere nell'estate americana (appena 190), ma è anche vero che non vince un torneo lontano dalla terra ormai da Tokyo 2010.
Andy Murray a 7.460 punti continua a rimanere ancorato al quarto posto. Troppo lontano sia da Rafa che da David Ferrer per poter pensare ad una variazione di posizione. Ce la farà il povero Andy a riprendersi dall'ennesimo shock Slam? Le Olimpiadi potrebbero essere la sua ancora di salvezza.
Situazione cristallizzata nel resto della Top 10: Ferrer, Tsonga, Berdych, Tipsarevic e Del Potro, mantengono le loro posizioni invariate.
Chi invece scivola fuori dai primi 10 è John Isner, alle prese con un'inaspettata crisi di risultati. Sembrava sul punto di esplodere e invece è imploso, facendosi sbattere fuori al primo turno a Wimbledon da Alejandro Falla. Ne approfitta così Nicolas Almagro, che torna in Top 10 sfruttando la sua buona continuità su tutte le superfici (ai Championships ottavi di finale).
Perde una posizione anche Mardy Fish, adesso al numero 13, ma l'americano è tornato in grande forma come dimostra il quarto turno perso combattendo con Tsonga a Londra.
Sale di tre posizioni Marin Cilic (da 18 a 15), ma è più significativo il balzo di Philipp Kohlschreiber, che grazie ai quarti di finale in quel di Church Road, scala nove gradini e si trova numero 21, suo best ranking.
Salti in avanti anche di Florian Mayer (anche lui ai quarti), Lukas Lacko, Sam Querrey, Alejandro Falla, David Goffin, Thomaz Bellucci e soprattuto di Brian Baker. L'americano che a Wimbledon si è spinto fino al quarto turno, ha guadagnato 50 posizioni ed è adesso numero 76, lui che aveva iniziato l'anno da numero 456 e che dodici mesi fa era 752.
Chi crolla invece è Feliciano Lopez, da numero 17 a numero 29, effetto della sconfitta al primo turno dopo i quarti dell'anno scorso. Destino analogo per Bernard Tomic, uscito bastonato da Goffin e adesso sprofondato al numero 45.
Brusche cadute anche per Steve Darcis, Michael Llodra, Lukas Kubot, Tobias Kamke e Adrian Ungur.
Ennesimo rimescolamento di carte nel circuito femminile. Si pensava che Maria Sharapova potesse essere una numero 1 duratura ed affidabile e invece anche la russa ha abdicato in men che non si dica. In vetta ci è tornata Victoria Azarenka con 8800 punti, semifinalista ai Championships. E' probabile che la bielorussa riesca a mantenere il suo status ancora a lungo, visti i pochi punti in scadenza nei prossimi mesi.
Al secondo posto si ritrova Agnieszka Radwanska. Veniva criticata perchè non riusciva a superare i quarti di finale negli Slam e invece in un solo colpo si è trovata in finale nel torneo più importante del mondo. “Argento” meritato con i suoi 8530 punti, anche se difficilmente potrà durare. Certo, se mantiente questa continuità, nulla le è precluso.
A 8370 punti, Maria Sharapova dice subito addio al trono. La russa, tanto splendida a Parigi, quanto deludente a Londra, scivola in terza posizione, pagando ovviamente i punti persi con la prematura sconfitta con la Lisicki. I 900 punti di Cincinnati sono l'unica preoccupazione in scadenza per Maria, che però punterà fortissimo su una medaglia olimpica.
Serena Williams si deve accontentare ancora della quarta posizione, ma a lei della classifica è sempre importato poco. L'unica cosa importante per lei è vincere e quando si tratta di prati, lei è sempre la numero 1. Non ha più la continuità per tornare sul trono, ma sul torneo secco non ha rivali. Il ranking però prende in considerazione 11 mesi di tennis e non due settimane.
Sam Stosur rimane quinta, mentre Petra Kvitova scivola sesta, lei che era stata annunciata come prossima numero 1. Urge trovare qualche nuova soluzione e soprattutto uno stato di condizione fisica più consona ad una giocatrice del suo livello.
Scala un altro gradino la sempre più emergente Angelique Kerber, mentre Caroline Wozniacki retrocede ottava, in una stagione tra l'anonimo e il disastroso (a Wimbledon fuori al primo turno).
Best ranking per la nostra piccola grande Sara Errani, adesso numero 9. Appena 10 punti in più di Marion Bartoli, ma tutto un finale di stagione per guadagnare visto che l'anno scorso da agosto in poi vinse solo due partite.
Fuori dalla Top 10, salgono Maria Kirilenko (da 19 a 14), Francesca Schiavone (da 26 a 22), Kim Clijsters (da 47 a 35), Yaroslava Shvedova (da 65 a 46) e Mirijana Lucic (da 129 a 96).
Irrompe fra le prime 100 anche Camila Giorgi, adesso numero 89. Visto il tennis e la personalità l'italo-argentina sembra destinata ad una rapida scalata verso l'alto.