Ufficio Stampa – foto Lucio Ganci
Barbora Zahlavova Strycova, n. 8 del tabellone e 71 Wta, vola in finale al XXV Italiacom Open – Internazionali femminili di tennis (prova da 220 mila dollari del circuito Wta).
La ventiseienne ceca ha battuto nella prima semifinale, sul centrale del Country Time Club di Palermo, la diciottenne britannica Laura Robson, attualmente numero 113 del mondo, col punteggio di 2-6 7-5 6-1. La stakanovista Strycova ha giocato per 14 ore e mezza nel torneo siciliano tra partite di singolo (vincendo ottavi, quarti e semi al terzo set) e doppio. Oggi l’ottava favorita del tabellone ha sfruttato la poca esperienza della sua avversaria, troppo fallosa alla battuta e col dritto. La promessa del tennis d’Oltremanica, la talentuosa mancina Robson, salita alla ribalta già nel 2008 vincendo a soli 14 anni nel singolare femminile junior di Wimbledon, ha commesso ben 18 doppi falli e diversi errori non forzati da fondocampo.
La Zahlavova Strycova oggi ha superato pure un problema. La ceca, all’inizio del secondo set, ha dovuto chiamare in soccorso il fisioterapista del torneo per un leggero affaticamento fisico.
La ventiseienne ceca, durante la conferenza stampa tenuta al termine della semifinale di singolare, ha scherzato sulle sue “maratone” sul rosso siciliano: “Ad essere sincera non risento delle fatiche accumulate in questa settimana. L’adrenalina mi aiuta ad andare avanti ed a resistere in vista della finale di doppio di questa sera e di quella di singolare di domani. Lunedì, invece, credo che crollerò”.
“La regolarità è una delle mie caratteristiche principali. Non ho colpi vincenti e, dunque, mi baso molto sulla resistenza”, ha puntualizzato la Zahlavova Strycova.
L’ottava testa di serie del torneo, numero 71 al mondo, ha affermato di non aver disputato un match ineccepibile: “Effettivamente nel primo set ho stentato a carburare. Poi, nella seconda frazione di gioco, ho ritrovato a poco a poco il mio miglior tennis, giocando al meglio soprattutto nella fase saliente (sul 4-4). Il set decisivo è stato, invece, tutto in discesa”.
Sara Errani rispetta i pronostici e si qualifica facilmente per la finale. La venticinquenne bolognese, prima favorita del torneo e numero 9 della classifica mondiale, ha battuto questa sera, nella seconda semifinale, la ventunenne Irina-Camelia Begu (n. 73 Wta), per 6-4 6-1, in un’ora e 17 minuti di gioco. L’azzurra, quest’anno finalista al Roland Garros e vincitrice di tre tornei Wta, a Budapest, Barcellona ed Acapulco, ha proseguito la sua cavalcata inarrestabile, cedendo anche oggi poco spazio alla sua avversaria. Nel corso del torneo siciliano la Errani ha concesso in tutto appena 16 game alle quattro rivali finora affrontate. Un dato inequivocabile, che testimonia la continua crescita della numero uno d’Italia ed il suo feeling con la terra rossa palermitana.
Quella di domani, in programma alle 19.30, sarà la decima finale in carriera dell’azzurra. Ne ha vinte 5, ovvero le tre di questa stagione, più quelle di Palermo e Portorosa (in Slovenia) del 2008. In quattro occasioni, invece, ha dovuto alzare bandiera bianca: sui campi del Country Club e a Portorosa nel 2009, a Pattaya City (in Thailandia) nel 2011 e quella recente nella prova del Grande Slam parigino.
Avversaria della Errani sarà la ventiseienne ceca Barbora Zahlavova Strycova, ottava testa di serie del torneo e numero 71 al mondo, alla sua terza finale Wta.
Le due finaliste si sono affrontate già in tre occasioni: nel 2006, a Capriolo (vicino Brescia), e nel 2010, a Tokyo, ha vinto l’italiana; mentre nel 2008, a Stoccarda, ha trionfato la tennista nata a Plzen.
“Non è stata una partita semplice quella di oggi, come potrebbe sembrare dal risultato finale: soprattutto il primo set, dove ho fatto fatica a trovare le giuste misure, è stato molto combattuto. Poi ho trovato il giusto ritmo e maggiore sicurezza: così la frazione successiva è stata in discesa”. Queste le parole della finalista Sara Errani, al termine del match contro Irina-Camelia Begu.
“Avevo già battuto la Begu quest’anno a Barcellona e anche in questa occasione mi ha dato filo da torcere. Per la finale di domani mi auguro di trovare la mia avversaria affaticata. La Zahlavova Strycova – ha aggiunto la tennista italiana – potrebbe pagare, infatti, le fatiche accumulate durante il torneo, con circa 15 ore di permanenza sui campi da gioco”.
“Sarei onorata di vincere ancora questo torneo, bissando il successo del 2008. Qui mi trovo benissimo: vengo accolta ogni anno con affetto e calore, in particolare dagli organizzatori, che mi coccolano – ha puntualizzato l’azzurra – fin da quando venivo a giocare le qualificazioni”.
A Sara Errani, unitamente a Roberta Vinci, è stato concesso quest’anno il titolo di socia onoraria per meriti sportivi. “Spero di tornare presto qui al Country Club ed a Palermo, magari in vacanza”.
“Questa stagione – ha concluso la numero uno d’Italia – è stata per me la migliore in assoluto, coronata dall’emozionante finale al Roland Garros. Se dovessi vincere domani sarei la prima italiana nella storia del tennis a vincere quattro tornei Wta nella stessa annata”.
La finale del singolare è in programma domenica alle 19.30 e sarà trasmessa in diretta su Supertennis (canale satellitare della Federtennis, numero 224 pacchetto Sky) e sull’emittente regionale Trm.
Alla vincitrice del torneo andranno 37 mila dollari e 280 punti Wta; alla finalista 19 mila dollari e 200 punti.
Risultati di oggi. Semifinali: Barbora Zahlavova Strycova (Cze, 8) b. Laura Robson (Gbr) 2-6 7-5 6-2; Sara Errani (Ita, 1) b. Irina-Camelia Begu (Rou) 6-4 6-1.