di Fabio Bagatella – foto Getty Images
La Serbia conquista il suo primo titolo WTA della stagione. Non sono però le pluri-titolate Ana Ivanovic e Jelena Jankovic a portar lustro alla propria nazione. Il merito è della giovane promessa, Bojana Jovanovski. La 20enne di Belgrado, ancora all'asciutto di trofei nel circuito maggiore, si aggiudica infatti il torneo di Baku al termine di una settimana, dominata dal gran caldo, e dove ha dovuto soffrire "solo" con Lesia Tsurenko e Alexsandra Krunic.
Accreditata della quinta testa di serie, Bojana Jovanovski (WTA 97) era giunta a Baku – per sua stessa ammissione – con propositi bellicosi. E La serba ha concretizzato quanto "pianificato": aggiudicarsi il titolo. Per alzare la coppa, Jovanovski ha faticato molto più all'inizio che nei match concluisvi: un set ceduto all'ucraina Lesia Tsurenko (WTA 107), vecchia conoscenza delle azzurre di Fed Cup, nell'incontro d'esordio ed un'altro ad Alexsandra Krunic (WTA 213) nei quarti di finale. Proprio la 19enne connazionale, proveniente dalle qualificazioni, è andata molto vicina al colpaccio, con Bojana costretta a rimontare un set ed un break di svantaggio.
Scampato il pericolo Krunic, per Jovanovski è diventato tutto più semplice. Otto infatti i giochi perduti dalla serba tra "semi" e finale: prima doppio 6-2 alla seconda testa di serie, la russa Alexandra Panova, poi 6-3 6-1 alla statunitense Julia Cohen. La finalissima è rimasta in equilibrio sino al 2-2, quando Jovanovski ha infilato un parziale di 10 games a 1 che ha tramortito l'avversaria.
Il bilancio della settimana azera per la 23enne di Philadelphia – che al primo turno aveva approfittato del ritiro della prima favorita del torneo, la kazakaha Ksenia Pervak, per un colpo di calore – rimane comunque ampiamente positivo. Ottimo se si considera che Cohen aveva vinto quindici giorni fa a Palermo il suo primo – e unico (prima di Baku) – incontro nel circuito WTA. Se Cohen potrà festeggiare il best ranking e l'entrata nella top 100, Jovanovski si riavvicinerà decisamente alla sua miglior classifica, la 50esima posizione mondiale colta dalla serba nella scorsa primavera.
Da segnalare infine la buona prova in doppio di Alberta Brianti che, eliminata al secondo turno dalla futura semifinalista Puchkova, ha raggiunto la finale invece del torneo di coppia.