Successo in Alto Adige dell’azzurro partito con i favori del pronostico. In finale il cileno Aguilar, semifinalisti il serbo Ciric e il tedesco Struff… di ROBERTO BONIGOLO

di Roberto Bonigolo

Come da pronostico, è Simone Vagnozzi il trionfatore dello Sparkasse Trophy di Appiano, un torneo Futures da 15.000 $ di montepremi disputato nella cittadina altoatesina. Il 29enne di Ascoli Piceno (n. 236 ATP e qui accreditato della prima testa di serie) si è imposto in una equilibrata e sofferta finale sul cileno Aguilar a conclusione di una settimana da incorniciare.

Dopo i recenti festeggiamenti per la prima edizione del 15.000 $ “Città di Bolzano”, ecco un altro appuntamento internazionale sempre in provincia bolzanina per la 15esima edizione di questo torneo ITF maschile organizzato con la consueta professionalità sui campi del Tennis Club Rungg da uno staff direttivo di prim’ordine coordinato da Christian Pfeifer, con Dietmar Pfeifer direttore di torneo e Massimo Morelli supervisor.

Ai nastri di partenza una nutrita schiera di nostri portacolori (ben 17) capitanati come detto dallo stesso Simone Vagnozzi, considerato un “mezzo altoatesino”, quale ex compagno di allenamenti di Andreas Seppi e ben conosciuto in regione. Folta anche la rappresentanza locale con tanti regionali come mai prima nella storia del torneo e per di più con risultati abbastanza lusinghieri sul campo, anche se il solo Vagnozzi è approdato al terzo turno.

Tra le promettenti racchette presenti nel main draw ricordiamo le wild card federali Gianluca Pecoraro e Antonio Mastrelia, oltre ai locali del T.C. Rungg Nicolussi e Dellagiacoma con i qualificati Wolf e Prader. Un andamento del tutto regolare del torneo, tra l’altro disputato in un clima torrido per tutta la settimana, ha promosso ai quarti ben sei delle prime otto teste di serie e alle semifinali la n. 1 (Vagnozzi) e la n. 4 (il serbo Ciric) nella parte alta del tabellone e la 5 (il cileno Aguilar) con la n. 6 (il tedesco Struff) in quella inferiore.

Dopo due entusiasmanti semifinali con un percorso speculare concluse entrambe al terzo set (6-4) a favore rispettivamente di Vagnozzi e Aguilar, il match finale si è presentato ugualmente incandescente (e non solo per la temperatura…) e ha incoronato alla fine il beniamino locale Simone Vagnozzi nei confronti del davisman cileno Jorge Aguilar a conclusione di un match tiratissimo dopo due ore e mezza di gran gioco.

Lo stesso Simone ha fallito di un soffio il bis nella gara di doppio (in coppia con il suo allenatore Uros Vico) stoppato in semifinale al supertiebreak dalla coppia serbo-bosniaca Ciric/Basic, poi vincitrice della gara sul duo azzurro Arnaboldi/Motti.