Ad approdare per prime nei quarti nel Labour Day sono Ana e Serena. La serba ha piegato la resistenza di una buona Pironkova, la statunitense ha distrutto la Hlavackova… di FRANCESCO CAMANZI

 

Da New York, Francesco Camanzi – foto getty images

 

Il Grande Slam non si ferma neanche nel Labour Day, festa nazionale dedicata ai diritti dei lavoratori. Nella city si respira un’aria strana, inconsueta: le vetrine sono chiuse e attorno a Manhattan gli unici avvistati sono pochi, strenui patiti del fitness. Nei pressi dell’USTA Billie Jean King National Tennis Center, invece, l’aria è completamente diversa: il solito assembramento di polizia, un’invasione di tifosi svizzeri (che rimarrano, però, a bocca asciutta…) e fermento ad ogni campo. La seconda giornata di ottavi si apre su un Arthur Ashe semideserto e coperto da minacciosi nuvoloni. A sfidarsi per un posto nei quarti sono Ana Ivanovic e Tsvetana Pironkova, due specialiste del veloce. Parte forte la serba che in poco più di venti minuti mette in cassaforte il primo set con un perentorio 6-0. Nel secondo va in scena lo psicodramma: Ana tira i remi in barca e perde consistenza al servizio; la bulgara, da par suo, attacca com’è solita fare, concedendosi anche qualche discesa a rete, merce rara nel circuito femminile. Il risultato sono sette break sui dieci giochi complessivi ma alla fine a spuntarla è la bella Ana che, pizzicata in conferenza stampa sul suo rendimento ondivago, ha risposto ironicamente: “i miei ultimi quattro anni sono stati una montagna russa”.

Nessun problema invece per Serena Williams che continua a impressionare per solidità e freschezza atletica. La pantera “stars and stripes” ha schiacciato la ceca 6-0 6-0 in 57 minuti. Non male per un ottavo di Slam. Il match della padrona di casa ha finalmente riempito il Centrale e, soprattutto, ha lasciato stupiti tutti gli addetti ai lavori per il divario esistente tra Serena e la sua avversaria. Con questa vittoria Serena raggiunge Lindsay Davenport a quota 62 nei successi agli US Open in una classifica dominata dalla “regina” Chris Evert (101 vittorie). Poco da dire sul match che ha visto dominare la statunitense dal primo all’ultimo scambio. Unico brivido una palla break concessa sul 5-0 del secondo set. Ma anche la "macchina" Serena, alle volte, concede qualcosa…

 

RISULTATI OTTAVI 

(12) Ana Ivanovic (SRB) d. Tsvetana Pironkova (BUL) 60 64

(4) S Williams (USA) d. Andrea Hlavackova (CZE) 60 60