Da New York, Francesco Camanzi – foto getty images
Il quadro delle semifinali degli US Open 2012 è completo: Novak Djokovic sconfigge Juan Martin Del Potro ed è l'ultimo grande nome che si aggiunge a una lista che in molti si immaginavano diversa. Tutti, a partire dal caloroso pubblico di New York, si aspettavano di assistere al successo di Federer (che nelle "night session" prima di ieri non aveva mai perso), in pochi avrebbero scommesso su Berdych e Ferrer tra i primi quattro del torneo. Nole, invece, è la conferma più annunciata del draw, di lui non ha mai dubitato nessuno. E il serbo ha dimostrato di non patire in nessun modo il ruolo di favoritissimo, vincendo l'ennesima partita senza concedere neanche un set agli avversari. Nole ha giocato questa sera la solita partita intelligente, attenta e tutto sommato comoda nonostante il timing conclusivo faccia pensare al contrario.
Si comincia alle 20:17 su un Centrale quasi gremito. Il pubblico è quasi tutto per Delpo, memore del suo bel gesto a conclusione del match di Roddick e, ovviamente, dei trascorsi vincenti dell'argentino. Novak non è tipo da farsi intimidire e parte a tutto motore. Nel quarto gioco tre erroracci non forzati dell'albiceleste regalano il break al serbo. Nole ringrazia, capitalizza e chiude la prima partita col parziale di 6-2. Il secondo set è decisamente più equilibrato: Novak continua a picchiare dalla baseline con una pulizia di colpi invidiabile, di quelle da mostrare e rimostrare alla scuola tennis, Delpo alza il livello del suo gioco cercando con più insistenza gli angoli e liberando il braccio quando serve. I risultati si vedono subito, il break arriva nel primo game, propiziato da un gran dritto di Palito e sublimato da un doppio fallo di Nole. I servizi dominano fino al decimo gioco quando, sul parziale di 5-4, l'argentino va a due punti dal set ma Djokovic si esalta in difesa e strappa il servizio in seguito a uno scambio degno di un videogioco. La naturale conclusione del set è il tie-break, preceduto da un game eterno in cui il gigante di Tandil annulla caparbiamente tre palle del set. Ma nei "sette punti" non c'è nulla da fare: Novak parte male ma riaggiusta il risultato con un altro rally da fantascienza e un rovescio vincente da applausi, 2 set a 0. Il terzo e decisivo set palesa tutte le difficoltà dell'argentino e, parallelamente, la forza mentale del campione uscente. Nole ruba il servizio nel primo gioco, Delpo si affanna per tutto il set ma raccoglie un totale di due palle break (nel secondo e nel quarto gioco) senza trasformarne neanche una. Il suo canto del cigno è un gran passante di rovescio in corsa che prolunga l'agonia e fa scatenare i soliti "Let's go Delpo" dagli spalti.
Ma Nole è troppo forte e la sconfitta in tre set è inevitabile. Il serbo si conferma, dunque, il grande favorito del torneo. Sfiderà Ferrer verosimilmente nella seconda semifinale del "Super Saturday", per aggiudicarsi un posto in finale e confermarsi re di New York.
(2) N Djokovic (SRB) b. (7) JM Del Potro (ARG) 62 76 64