di Fabio Bagatella – foto Ray Giubilo
Il primo trionfo Slam consente ad Andy Murray di scalzare Rafael Nadal dal terzo gradino del podio, staccando il maiorchino di 1000 punti (8570 per lo scozzese, 7515 per l'iberico). Il secondo posto di Novak Djokovic (10470 p.), best ranking di Andy (agosto 2009), resta però distante di quasi 2000 punti. Lassù in vetta c'è sempre Roger Federer (11805 p.) che, nonostante la “prematura” eliminazione new-yorkese, sfrutta il ko del serbo in finale per allungare.
Alle spalle dei Fab 4, David Ferrer (5915 p.) consolida la quinta piazza, mentre Jo-Wilfried Tsonga e Tomas Berdych si scambiano sesto e settimo posto. Il ceco (4830 p.) ha ora 300 punti di vantaggio sul francese (4520 p.), laddove prima del Major statunitense il transalpino era avanti di oltre 600 punti.
Nessun altro cambiamento sino al 14esimo posto di Richard Gasquet (2165 p.): 8° Juan Martin Del Potro (3285 p.), 9° Janko Tipsarevic (3285 p.), 10° John Isner (2610 p.), 11° Juan Monaco (2565 p.),12° Nicolas Almagro (2475 p.) e 13° Marin Cilic (2455 p.). Il distacco tra lo yankee e il croato si assottiglia però notevolmente con quattro giocatori in meno di 200 punti.
Perdono posizioni Alexandr Dolgopolov (1815 p.) e Gilles Simon (1800 p.): l'ucraino quattro (da 15° a 19°), il francese tre (dal 17° al 20°). Salgono nell'ordine Milos Raonic (2080 p.), Kei Nishikori (1870 p.), Stanislas Wawrinka (1865 p.) e Philipp Kohlschreiber (1855 p.). Per Raonic e Nishikori la soddisfazione del best ranking, per il nipponico eguagliato.
Nei top 50 poche le variazioni e comunque non altisonanti. E' Martin Klizan (898 p.), il giustiziere new-yorkese di Tsonga, a guadagnare maggiormente passando dal 52 al 46 e cogliendo pure il best ranking. Resta saldamente tra i primi 30 Andreas Seppi (1390 p.), sempre a circa 400 punti dalla top 20.
Guadagna cinque posizioni invece Fabio Fognini (790 p.) che si attesta al numero 54°. 15 gradini sotto, al numero 69, c'è Filippo Volandri (680 p.). Seguono a ruota altri tre azzurri: Paolo Lorenzi (655 p.), Simone Bolelli (634 p.) e Flavio Cipolla (629 p.), racchiusi tra il 72° posto del senese e l'80° del laziale. Se però Paolino è in scende (-3), Simone e Flavio salgono (+5 e +7).
Tra i “canguri” si segnalano Grega Zemlja (78), Albert Montanes (86) e Lleyton Hewitt (100). Lo slovena scala di 21 posti, lo spagnolo di 25 e l'australiano di 25. I “gamberi” più marcati sono invece Gilles Muller (66), Alex Bogomolov Jr (90) e Ivo Karlovic (91). Il lussemburghese retrocede di 13 gradini, il russo di 17 ed il croato di 16.
Fuori dalla top 100 Juan Carlos Ferrero (111), Donald Young (121) che perdono rispettivamente 45 e 40 posizioni. Entra per la prima volta nei primi 100 Steve Johnson (180) che ne guadagna 65. Quattro gli italiani in questa fascia di ranking: Potito Starace (145), Alessandro Giannessi (158), Matteo Viola (162) e Gianluca Naso (177).