Grandi prove degli azzurri che approdano all’atto conclusivo di Metz e San Pietroburgo. Andreas vince contro Monfils e sfiderà Tsonga, Fabio liquida Gimeno-Traver e aspetta la sorpresa Klizan… di DANIELE ROSSI

di Daniele Rossi – foto Getty Images

Due giocatori italiani in due finali nella stessa domenica, per giunta sul cemento indoor. Non succedeva dal 1980, quando Ocleppo e Panatta si giocarono le finali a Bordeaux e Ginevra. Andreas Seppi e Fabio Fognini, uno a Metz, l'altro a San Pietroburgo, vincono le rispettive semifinali, con tempi e modalità diverse, ma con la stessa determinazione e voglia di vincere.

Cominciamo dalla facile vittoria della "Fogna" su Daniel Gimeno-Traver, sconfitto per 6-3 6-4. I precedenti parlavano chiaro e anche la complessiva qualità di gioco non poteva che sorridere al ligure. Lo spagnolo, che non giocava una semifinale a livello Atp dal 2009, ha avuto poche chance con un Fognini finalmente solido e concentrato dal primo all'ultimo punto.

Dopo un break per parte, Fabio toglie ancora il servizio all'avversario sul 2-1, annulla due palle break sul 4-2 e va a chiudere con agio per 6-3 il primo set. Più equilibrata la seconda frazione, in cui il ligure strappa la battuta all'iberico sul 4-3, annullando una pericolosa palla break nel gioco successivo. Fognini poi chiude per 6-3 6-4 in un'ora e quarantuno minuti di gioco. 

Più continuo e meno falloso, la Fogna ha fatto valere il suo superiore tasso tecnico, sfruttando i parecchi errori di Gimeno-Traver, soprattutto col rovescio.

Seconda finale dell'anno (e in carriera) per Fabio, bravo a sfruttare un tabellone obiettivamente agevole (Kamke, Stakhovsky, Bautista-Agut e Gimeno-Traver). 

Il suo avversario sarà lo slovacco Martin Klizan. L'emergente mancino allenato da Karol Kucera, ha sorpreso la testa di serie numero 1 e padrone di casa Mikhail Youzhny per 6-7(11) 6-4 7-6(3). Match incredibile, durato tre ore e cinquantuno minuti di gioco, più simile al tennis femminile che maschile. Ogni volta che un giocatore sembrava prendere il sopravvento, si faceva rimontare e il servizio è stato poco più che un inutile orpello, visto che ci sono stati nel complesso ben 15 break. Klizan è andato avanti 5-3 sia nel primo, che nel terzo set, rimontando dal 2-4 nel secondo. Il tie-break decisivo ha sorriso al numero 45 del mondo, grazie all'ennesimo doppio fallo di un Youzhny che ha lottato col cuore, ma che ha commesso davvero troppi errori e che è arrivato alla fine del match totalmente senza benzina. 

Sarà la prima finale in carriera a livello Atp per Klizan, dopo le cinque giocate a livello Challenger quest'anno (quattro vittorie e una sconfitta, tutte sulla terra). Non ci sono precedenti, ma l'esperienza e la maggiore freschezza di Fabio, potrebbero fare la differenza. 

 

Di diverso spessore l'impresa di Andreas Seppi, che ha battuto 3-6 6-1 6-4 Gael Monfils in un'ora e 42 minuti di gioco. Partita bella ed emozionante, in cui ha prevalso la solidità e la continuità dell'altoatesino, rispetto all'atletismo del francese, che sulla distanza ha pagato la lunga inattività.

Nel primo set Monfils, sfrutta l'unico break del set (sul 3-2) per far suo il parziale, ma nel secondo subisce un brusco calo fisico e mentale. Seppi prende in mano il gioco e con un doppio break, domina per 6 giochi a 1

Il match, caratterizzato come prevedibile da lunghi scambi da fondo, prende l'inerzia dalla parte del Caldarese, che sul 2-2 del terzo set sfrutta due doppi falli consecutivi del francese per prendersi il break decisivo.

Seppi infatti va poi a servire per il match sul 5-4, ma qui "LaMonf" si procura due palle break che potrebbero riaprire la partita. Grazie ad un nastro fortunato e a un diritto vincente, Andreas però le annulla. Il pericolo sembra scampato, ma l'italiano sbaglia una facile voleé a campo aperto e concede una terza palla break, cancellata con un'altra bella accelerazione di diritto al termine di un lungo e duro scambio. A questo punto Seppi, non si ferma più e chiude con una voleé di diritto sulla linea

Match vivace e vibrante fino all'ultimo, condito anche da qualche punto spettacolare (da ricordare un "tweener" frontale di Monfils), che porta sugli scudi un Seppi ormai maturo e consapevole dei suoi mezzi e un ritrovato Monfils, che se riesce a rimanere sano, potrà pensare di tornare fra i Top 10.

Terza finale dell'anno per Seppi, tutte su superfici diverse: sulla terra di Belgrado, sull'erba di Eastbourne e ora sul cemento indoor di Metz.

E giocherà contro l'avversario peggiore: Jo-Wilfried Tsonga, testa di serie numero 1 e campione in carica. Il francese ha battuto 6-0 3-6 6-4 Nikolay Davydenko. Tsonga ha dominato il primo set, ha subito lo scatta d'orgoglio del russo nel secondo, ma grazie ad un doppio fallo di Kolya sul 4-4 del terzo set, si è preso il break decisivo. Seconda finale dell'anno per Jo, dopo la vittoria di Doha, che è in vantaggio a due a uno negli scontri diretti con Seppi

SAN PIETROBURGO

Fognini b. Gimeno-Traver 6-3 6-4

Klizan b. Youzhny 6-7(11) 6-4 7-6(3)

METZ

Seppi b. Monfils 3-6 6-1 6-4

Tsonga b. Davydenko 6-0 3-6 6-4