Condizionato da un dolore al tallone, Fabio non riesce ad esprimersi al meglio proprio nell’ultimo atto del torneo. Lo slovacco si aggiudica la finale per 6-2, 6-3… di GIORGIO VALLERIS

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

Niente da fare. Ancora una volta la sfortuna si abbatte contro Fabio Fognini. Il tennista italiano si infortuna al tallone nelle prime fasi della finale dell’Atp 250 di San Pietroburgo e non può arginare lo slovacco Martin Klizan che si aggiudica il suo primo titolo in carriera senza troppe difficoltà.

Fognini parte col freno a mano tirato e nel gioco d’apertura perde malamente il servizio. Questa finale inizia nel peggiore dei modi per il tennista ligure che commette anche un brutto doppio fallo che gli costa il doppio break di svantaggio. Da parte sua Klizan ringrazia e vola sul 4-0 in un batter d’occhio. Di male in peggio: il tennista azzurro è costretto a ricorrere alle cure mediche per un problema al tallone destro dolorante.

Dopo alcuni minuti, Fognini torna generosamente in campo ma ormai il primo set è compromesso. Martin vola sul 5-1 ipotecando  di fatto il primo parziale. Il 25enne ligure zoppica vistosamente, ciò nonostante prova a restare aggrappato al match con le unghie e con i denti e tiene il servizio accorciando le distanze. Klizan però resta concentrato e, grazie ad un ace, chiude la prima partita per 6-2 dopo 35 minuti.

Nel secondo set Fabio riesce a tenere bene il servizio nel primo game, ma il mancino slovacco lo imita e, nel terzo gioco, riesce anche a brekkarlo. Lo sfortunato tennista azzurro, sempre claudicante, riesce però ad impattare sul 3-3 sfruttando un passaggio a vuoto dell’avversario. Nonostante la semifinale maratona di ieri con  il padrone di casa Youzhny (e il turno di doppio), Klizan appare in ottime condizioni fisiche e rientra subito in partita chiudendo anche il secondo set per 6-3 dopo un’ora e dieci minuti.

Lo slovacco (che grazie al successo odierno salirà fino alla 35esima pozione nel ranking Atp) ha messo in mostra un ottimo dritto anomalo e un velenoso rovescio bimane diagonale, ma anche l’incapacità di chiudere una finale senza storia. Di Fognini va elogiata la generosità nell’onorare, fino all’ultimo punto, questa ‘maledetta’ finale. Peccato perché il tennista ligure era arrivato fin qui perdendo un solo set e giocando un ottimo tennis.

Quella di San Pietroburgo è la seconda finale in carriera per Fognini dopo quella di pochi mesi fa a Bucarest persa con Simon. L’unica, magra consolazione per lui è il ritorno, da settimana prossima, nei Top 50.

 

ATP SAN PIETROBURGO – FINALE

M. Klizan b. F. Fognini 62 63