Grande vittoria di Nole in una fantastica finale, finita 5-7 7-6(11) 6-3 per il serbo, che ha annullato cinque match point. 5° successo dell’anno per lui, il 33° in carriera… di DANIELE ROSSI

di Daniele Rossi – foto Getty Images

Spettacolo doveva essere e spettacolo c'è stato. Tre ore e venti minuti di grande tennis, una battaglia durissima tra due eccezionali atleti, che hanno regalato oggi la finale più bella dell'anno in un Master 1000. Il match è stato stretto parente di quello giocato a New York un mese fa, con la differenza che il vincitore è stato Novak Djokovic. Il serbo l'ha spuntata per 5-7 7-6(11) 6-3, dopo aver annullato ben 5 match point in un secondo set che è stato più volte in mano a Murray, spentosi fisicamente e mentalmente nel terzo. 

Si parte con quello che ci si aspetta. Lunghi e spettacolari scambi dalla linea di fondo campo tra due giocatori allo specchio. La risposta prevale sul servizio e fino al 4-4 ci sono ben 6 break, con Nole che recupera per due volte lo svantaggio. La svolta però arriva sul 5-5, quando Djokovic si fa recuperare dal 40-0, complici un bel rovescio di Murray e un grave errore di Nole. Sulla palla break si gioca un grande scambio che si conclude con una voleé scentrata del serbo, che in tutta rispostra distrugge la racchetta. Murray serve per il set e chiude per 7-5 un parziale durato un'ora e quattordici minuti. 

Dopo un primo set giocato ad un'intensità aliena, il secondo vede il ritmo rallentare. Si seguono i servizi fino al 3-3, quando Andy si procura due palle break. La prima è quella buona, grazie ad un nastro un pò fortunato e ad un passante di rovescio giocato nei piedi di Nole.

Murray va a servire per il match sul 5-4. Parte bene portandosi sul 30-0 e poi sul 40-30 (nel mezzo un altro punto pazzesco vinto da Djokovic dopo un tweener e chiuso da un drop vincente) si procura il primo match point. Andy però non spinge e Nole ne approfitta, annullandolo con un diritto vincente. E' la svolta, perchè il serbo vince anche i due punti successivi, ottenendo il break che allunga la partita.

Si va al tie-break, altro momento thriller. Una lotta punto a punto, che vede Murray portarsi sul 6-4. Andy fa ancora l'errore di adottare una tattica attendista che non paga, perchè Djokovic non ne vuole sapere di perdere. Annulla i due match point e si procura il primo set ball sul 7-6, ma Andy attacca col servizio e lo annulla. Sull'8-7 un altro match point per Murray, ma Djoker lo annulla con la combinazione servizio e diritto. Murray si procura la quinta palla match sul 10-9, ma è ancora troppo passivo. Novak ha un set point sull'11-10, ma non spinge a dovere e Andy prolunga la contesa. Sull'11-11 però il britannico spedisce lungo un facile diritto a campo aperto, concedendo il quarto set point a Djokovic. E' quello buono: botta col servizio e schiaffo di diritto al volo. Si val terzo set, dopo un tie-break durato venti minuti e un set di un'ora e ventitre.

Il set decisivo vede l'inerzia pendere dalla parte del serbo, in apparenza più fresco di Murray, che dopo aver annullato una palla break sul 2-2, è costretto a cedere il servizio nel settimo game, grazie ad una grande risposta in allungo di Djokovic.

Siamo sul 5-3 e servizio Murray. Nole si procura il primo match point con un risposta nelle stringhe di Andy, che lo annulla con una buona prima. Djokovic se ne procura un altro e questa volta è un diritto vincente a cancellare il punto del match dopo un lungo scambio.

Ma la fine è solo rimandata. Nel punto successivo, Nole si rivolge al falco ottenendo la ripetizione del 15, gioca un'altra risposta vincente e dopo un rovescio terminato lungo di Murray, può finalmente festeggiare.

Partita davvero entusiasmente, in cui si sono visti sì parecchi scambi monocordi, ma anche tanto spettacolo di cifra tecnica e non solo fisica.

Djokovic si è dimostrato ancora una volta un agonista dai valori indistruttibili. Nel secondo set sembrava finito e invece ha trovato la forza, anche mentale, di combattere strenuamente su ogni palla, rifiutandosi di perdere. Una vittoria da grande campione.

Murray forse nel complesso ha giocato meglio dell'avversario e di sicuro ha avuto più occasioni, ma sui match point ha tirato un pò indietro il braccio, finendo per pagare un prezzo molto salato. 

Un'altra magnifica tappa di questa rivalità che probabilmente dominerà il tennis nel prossimo lustro.

Vittoria numero 5 in stagione per Nole, la 33° in carriera, la prima a Shanghai, dopo che nella metropoli cinese aveva vinto le Atp Finals nel 2008. Molto più fresco e determinato rispetto al finale del 2011, Nole è già partito all'attacco del numero 1, ponendosi come favorito per il Masters londinese.

 

N Djokovic (SRB) [2] b. A Murray (GBR) [3] 5-7 7-6(11) 6-3