Fabio Fognini, incontrato sui campi dell’Atp di Vienna, ci racconta il suo difficile momento in vista degli ultimi tornei della stagione … da Vienna, ALESSANDRO NIZEGORODCEW

da Vienna, Alessandro Nizegorodcew

Fabio Fognini non è in momento facile. Dopo la fallimentare trasferta asiatica, il ligure si aspettava di tornare a vincere qualche match nel torneo Atp di Vienna, ma così non è stato. Fognini ha affrontato al primo turno, sul campo B della manifestazione austriaca, lo statunitense Donald Young, altro giocatore in un momento di scarsa fiducia. Lo "yankee" ha finito per imporsi 76(8) 63 in un match ricco di colpi vincenti e allo stesso tempo di madornali errori. Abbiamo avuto la possibilità di parlare con Fognini al termine dell'incontro.

Il match con Young è partito malissimo (0-4) ma eri riuscito a rimetterlo in piedi servendo sul 6-5 in tuo favore. Una partita rocambolesca che hai finito per perdere…
"Come hai detto tu ero riuscito ad aggiustarla dopo un inizio molto negativo. Sul 6-5 per me lui è stato bravo, mentre nel tie-break ero partito bene, salento 4-1, ma sono stato poco lucido."

Rispetto ai tornei asiatici pensi di aver ritrovato un minimo il tuo gioco?
"Si credo sicuramente di si. Ho giocato meglio qui a Vienna e il tennis lo sto ritrovando pian piano."

Anche se l'impressione è che manchi ancora il servizio. In doppio, nonostante la sconfitta in coppia con lo spagnolo Marrero, la battuta però è andata molto meglio. E' una questione mentale?
"Si, ne stavo parlando proprio poco fa con il mio allenatore José Perlas. In doppio ho avuto un approccio differente e le cose sono andate meglio. Ho reagito dopo la brutta sconfitta in singolare. E' anche vero che doppio e singoli sono molto differenti e giocare da soli o in coppia cambia tantissimo anche dal punto di vista mentale."

E' un problema di fiducia che in questo periodo manca dopo tanti risultati negativi?
"La fiducia te la costrusci con l'allenamento quotidiano, però certo una sconfitta come quello di oggi lascia l'amaro in bocca. Il tennis, rispetto all'Asia, lo sto ritrovando."

Quali sono gli obiettivi per questi ultimi mesi del 2012?
"Voglio chiudere bene questa stagione, anche se i tornei ormai sono pochissimi. Sento di aver ritrovato il tennis, anche se in questo momento le vittorie non arrivano."

Parlando del prossimo anno, il primo obiettivo, a prescindere dai risultati, sarà quello di stare bene per tutto l'arco della stagione?
"Il tennis è uno sport difficile da questo punto di vista e gli infortuni sono all'ordine del giorno. Ma bisogna affrontare le problematiche, altrimenti avrei già deciso di smettere e fare altro nella vita. Credo di poter migliorare tantissime cose ancora e di avere grandi margini."