Dopo aver portato il montepremi alla cifra record di 24 milioni di euro, gli organizzatori del Major australiano hanno aumentato a 21mila euro l’assegno per gli sconfitti al primo turno, accogliendo le richieste dei giocatori. Intanto si conoscono le prime wild card… di MARCO CALDARA

di Marco Caldarafoto Getty Images

Prosegue a suon di novità il cammino di avvicinamento ai prossimi Australian Open, al via lunedì 14 gennaio sui campi di Melbourne Park. Negli anni il torneo australiano è andato in continua crescita, riuscendo a colmare il gap che in passato lo separava dagli altri ‘Major’, ma gli organizzatori continuano a puntare sempre più in alto. Hanno un progetto da 363 milioni di dollari per il rinnovamento degli impianti entro il 2015, e per rendere ancor più appetibile il loro prodotto han deciso di aumentare ulteriormente il prize money complessivo, arrivando a 31,1 milioni di dollari (pari a circa 24 milioni di euro). Così facendo hanno reso il prossimo ‘Aussie Open’ il torneo del Grande Slam con il più alto montepremi della storia, ed evitato il possibile (ma comunque improbabile) boicottaggio minacciato dai giocatori, secondo i quali la parte degli introiti di un torneo dello Slam destinata ai montepremi (circa il 20%) sia inferiore al dovuto.

Ma il direttore del torneo Craig Tiley non si è accontentato di raggiungere una cifra da record, e nei giorni scorsi ha comunicato che verrà aumentato anche l’assegno per gli sconfitti ai primo turno. Lo scorso anno questi percepivano 20.800 dollari australiani, mentre il gennaio prossimo ritireranno un assegno da 28mila, pari a circa 21mila euro. Un aumento del 30% molto significativo, in quanto non va nella direzione dei più forti, ma serve ad aiutare tutti gli altri. Coloro che pur essendo una parte fondamentale dello spettacolo non navigano nei piani alti della classifica, e le cui tasche sono spesso svuotate dalle ripetute trasferte.

Nel frattempo in giro per il mondo si stanno disputando i tornei che assegneranno alcune delle wild card per i tabelloni principali. L’unico play-off terminato è stato quello asiatico (disputato a Nanjing, in Cina), che ha premiato due giocatori di casa. Fra gli uomini l’ha spuntata il ventunenne Di Wu (capace di battere l’ex top 100 Udomchoke, il primo favorito Sugita e il numero uno cinese Zhang), che diventerà così il primo cinese dalla storia a prendere parte a un torneo del Grande Slam. Fra le donne la vittoria è andata invece alla diciottenne Yuxuan Zhang, numero 371 della classifica Wta e autrice di un vero e proprio exploit.

In corso il torneo statunitense (terminerà domenica sui campi di Norcross, in Georgia, con favoriti Kudla e Smyczek e fra uomini) e quello australiano, le cui finali si disputeranno nella notte italiana fra sabato e domenica. A sfidarsi – sul Plexicushion di Melbourne Park – per la wild card maschile ci saranno Benjamin Mitchell e Matt Reid, mentre quella femminile sarà contesa fra Monique Adamczak (trentenne mai entrata fra le top 100) e la venticinquenne Bojana Bobusic, già wild card nella passata edizione del torneo. Hanno deluso, invece, le grandi attese Rogowska e Rodionova, e la giovanissima Barty, che mise tutte in fila nel 2011. Le quarte wild card (di scambio con il Roland Garros) verranno invece decise dalla federazione francese, mentre l’assegnazione delle ultime otto (quattro maschili, quattro femminili) spetta a Tennis Australia.