Nel torneo Wta Premier di Brisbane, in Australia, Serena Williams conquista il trofeo senza perdere alcun set. In finale ha superato la sua compagna di allenamenti Pavlyuchenkova… di MATTEO VENERI

di Matteo Veneri – Foto Getty Images

Si ricomincia da dove eravamo rimasti, con Serena Williams che alza le braccia al cielo e porta a casa il trofeo dedicato alla vincitrice. La tennista statunitense (nella foto in azione proprio a Brisbane) è riuscita a prevalere in un torneo che vedeva un campo di partecipanti di altissimo livello, con otto delle prime dieci della classifica Wta ai nastri di partenza. Prima il ritiro a torneo iniziato della Sharapova, poi le sconfitte inaspettate di molte teste di serie, ed infine la Azarenka che non scende in campo in semifinale contro la Williams. Alla fine dunque Serena ha avuto la strada spianata verso la conquista del titolo.

La n°3 del mondo (ma da tutti gli addetti ai lavori definita la tennista più forte del circuito femminile) oggi aveva di fronte Anastasia Pavlyuchenkova, n°36 della classifica Wta e di dieci anni più giovane. Quarantasei (fino ad oggi) titoli in singolare contro i tre della giovane russa già davano un'idea della differenza tra le due prima del match. L'unico aspetto che hanno in comune le due tenniste scese in campo oggi è la sede di allenamento, cioè l'accademia a Parigi di Patrick Mouratoglou.

La partita ha avuto qualche attimo di incertezza fino al 2-2, poi la schiacchiante Serena non ha avuto pietà della collega russa: dieci giochi a uno il parziale in favore della 32enne tennista statunitense. 6-2 6-1 il risultato finale in 50 minuti di partita, e per la Williams arriva il 47°titolo in singolare sul circuito, oltre che 470 punti Wta e i 163.000$ dell'assegno per aver vinto il torneo. Importante questa vittoria per Serena Williams perchè non aveva mai vinto un torneo in preparazione agli Australian Open, ma aveva raggiunto solo una finale in tutta la sua carriera, nel 2010 a Sydney. Siamo sicuri che a Melbourne quel primo posto della classifica vacillerà, e non poco.