Scatteranno nella notte italiana fra martedì e mercoledì le qualificazioni degli Australian Open, primo torneo del Grande Slam della stagione 2013. Fra i 128 giocatori in gara per guadagnarsi un posto nel main draw ci saranno anche sei tennisti italiani, capeggiati da Potito Starace. Proprio il campano, che dopo il pessimo 2012 si è allenato duro per provare a tornare in alto nel ranking Atp, appare l’azzurro con le maggiori speranze di qualificazione.
Al primo turno sfiderà da favoritissimo lo statunitense Tennys Sandgren, per poi vedersela probabilmente con Alex Bogomolov, altro giocatore reduce da una stagione da dimenticare. Proprio quello appare l’impegno più duro per il campano, che in un eventuale turno decisivo troverebbe un avversario alla sua portata, probabilmente il tedesco Simon Greul. Ben più duro invece il cammino degli altri cinque azzurri, tutti attesi da uno spot ricco di ottimo giocatori. Il più sfortunato sembra essere stato Alessandro Giannessi, reduce dai quarti di finale del Challenger di Noumea. Lo spezzino se la vedrà subito con lo specialista del veloce Marco Chiudinelli (uno che vanta un terzo turno a New York), e anche in caso di vittoria appare comunque chiuso, prima da uno fra Van Der Merwe e il giovane Dzumhur e poi dallo statunitense Rajeev Ram.
Poco meglio è andata a Matteo Viola, l’unico dei nostri che superò le ‘quali’ nel 2012. Il veneto esordirà da favorito contro l’olandese Middelkoop, ma per raggiungere il tabellone dovrà passare su uno fra l’esperto James Blake o i temibili Donald Young e Marius Copil. Se la passano un po’ meglio Ghedin e Naso, attesi rispettivamente dall’australiano Klein e del ceco Hernych, ma capitati nelle ‘fette’ di tabellone occupate da prima e seconda testa di serie, ovvero Andreas Haider-Maurer e Ricardas Berankis.
Qualche speranza in più per Thomas Fabbiano, che però già all’esordio è chiamato a un duro impegno contro il promettente indiano Yuki Bhambri. In caso di vittoria potrà poi far valere la sua maggiore attitudine al cemento contro uno fra Alund e Schwartzman, ma se vorrà raggiungere il tabellone dovrà superarsi, in quanto non partirà favorito contro nessuno dei possibili avversari del turno decisivo. (m.c.)