di Marco Caldara – foto Getty Images
Paire, Davydenko, Tomic, Raonic, e uno fra Tsonga e Gasquet. Non è l’albo d’oro di un torneo prestigioso, bensì l’elenco di avversari che Roger Federer dovrà mettere in fila se vorrà raggiungere la semifinale agli Australian Open 2013. Il tabellone principale è stato sorteggiato nella notte italiana fra giovedì e venerdì, e l’urna non ha sorriso al fenomeno elvetico, vincitore per quattro volte sui campi di Melbourne Park. Roger dovrà stare particolarmente attento sin dai primi turni, ma in passato ha dimostrato che quando è al top il nome degli avversari conta fino a un certo punto, a meno che si chiamino Nadal o Djokovic. Viceversa dipende quasi esclusivamente da lui, ragion per cui siamo certi che non sia affatto spaventato dal sorteggio. Nella sua metà anche Andy Murray (per la terza volta dagli AO 2008), che farà il suo esordio contro un Robin Haase in crisi nera, per poi incontrare poca resistenza sino ai quarti di finale, dove presumibilmente avrà Juan Martin Del Potro.
Non se la passa male nemmeno Novak Djokovic, che comunque qualche avversario che può rivelarsi insidioso lo incontrerà. Nei primi tre turni troverà probabilmente Mathieu, Harrison e Stepanek (o Lopez o il connazionale Troicki), per poi sfidare Wawrinka agli ottavi e Berdych ai quarti. Praticamente impossibile che perda prima della sfida col ceco, ma non sarebbe una sorpresa vederlo lasciar per strada più set del previsto. Completa l’elenco degli ipotetici quarti di finale la sfida fra David Ferrer e Janko Tipsarevic, che però dovrà stare attento già all’esordio, quando troverà sulla sua strada il padrone di casa Lleyton Hewitt. Anche allo spagnolo non è andata benissimo. Ovviamente è poco probabile che non arrivi in semifinale, ma allo stesso tempo dovrà stare molto attento a ogni turno. Sia al primo contro ‘pollicino’ Rochus, che successivamente, quando incontrerà Karlovic, Baghdatis e probabilmente Nishikori. Tutti avversari in grado di spaventarlo, ma (forse) non di batterlo.
Per quanto riguarda gli italiani, il sorteggio migliore è toccato ad Andreas Seppi, che ha sfruttato il suo ruolo di testa di serie numero 21. L’altoatesino esordirà contro l’argentino Zeballos, per poi trovare Denis Istomin e quindi Marin Cilic. In carriera ha perso con tutti e tre, ma l’argentino (pur essendo reduce dalla vittoria nel challenger di San Paolo) non dovrebbe impensierirlo troppo, mentre l’uzbeko (che lo battè a Wimbledon) rappresenta un ostacolo più duro, ma comunque alla portata del nostro. Discorso diverso invece per Cilic. Il croato è avanti per 5-3 nei precedenti, ma al momento non appare poi così superiore ad Andreas, che sulla lunga distanza non parte affatto battuto. Se l’allievo di Massimo Sartori arriverà agli ottavi di finale troverà probabilmente Juan Martin Del Potro, ma anche (quasi sicuramente) il tanto atteso posto fra i top 20 del ranking mondiale.
Fabio Fognini invece ha pescato lo spagnolo Bautista Agut (reduce dalla finale a Chennai ma tutt’altro che irresistibile), e poi avrebbe Melzer o Kukushkin, mentre Cipolla affronterà il tedesco Kamke in un match aperto, con l’obiettivo di sfidare l’odiato Wawrinka al secondo turno. È andata male a Lorenzi, che se la vedrà Anderson (potrebbe approfittare della stanchezza del rivale, in finale domani a Sidney) e a Volandri (atteso da Simon, che però non è affatto al top), mentre Bolelli potrebbe sorprendere. Al primo turno ha il polacco Jerzy Janowicz, e se il rivale non si esprimerà al meglio potrebbe riuscire nel colpaccio, mentre successivamente troverebbe uno fra Phau e Devvarman, per contendere gli ottavi di finale a Nicolas Almagro. Il miglior Bolelli ce la farebbe, quello attuale probabilmente no. Ma sperare non costa nulla.
Come avvenuto per Federer, non è andata bene nemmeno a Victoria Azarenka, campionessa uscente nel torneo femminile. Esordirà in un match comodo contro la Niculescu, ma è capitata dalla stessa parte della favoritissima Serena Williams. Inoltre, potrebbe assaggiare la sfida con Serenona già al terzo round, quando probabilmente incrocerà la sorella Venus. Prima dei quarti l’Azarenka potrebbe trovare anche le nostre Errani e Vinci, oppure Kuznetsova o Wozniacki. È andata meglio invece a Serena, che a causa del forte caldo dovrà cercare di rimanere in campo il meno possibile nei primi turni. E ce la può fare tranquillamente, visto che, a quanto pare, prima dei quarti non dovrebbe incontrare nessuna avversaria in grado di crearle problemi. La parte bassa del tabellone è invece presidiata da Sharapova (in quali condizioni?) e Radwanska, reduce dal successo di oggi a Sidney, ma occhio anche a Na Li (già finalista a Melbourne), Kerber, Jankovic, Ivanovic e volendo pure la Stosur, ammesso che riesca finalmente a mettere da parte i problemi psicologici che la attanagliano ogni volta che mette piede nella sua terra.
Come accennato in precedenza Sara Errani è nello stesso quarto della Azarenka, mentre la Vinci la potrebbe trovare agli ottavi di finale. Non è una bella notizia, ma già raggiungere la sfida con ‘Vika’ può rappresentare un ottimo traguardo per le due azzurre. La Vinci potrebbe farcela senza grosse difficoltà (Soles-Espinoza, Johansson e Lepchenko), mentre il cammino di Sara di annuncia più complesso. L’esordio con la Suareza Navarro non è dei più semplici, e nemmeno l’eventuale terzo turno con la Hsieh e l’ottavo con una fra Lisicki, Wozniacki (opposte in un primo turno stellare) o Pavlyuchenkova. Ma Sara ha dimostrato più volte di valere la sua posizione in classifica, e merita tutta la fiducia del mondo. Nella parte alta del draw anche Francesca Schiavone, che esordirà contro la ceca Petra Kvitova. Normalmente sarebbe un sorteggio pessimo, ma la campionessa di Wimbledon 2011 è lontano dalla condizione migliore, e una leonessa particolarmente ispirata (come non si vede da un po’) potrebbe anche piazzare il colpaccio. Nella parte bassa ci sarà invece la sola Camila Giorgi, attesa da due match alla sua portata. Prima contro la francese Foretz-Gacon e quindi contro la Makarova, per poi trovare al terzo turno Marion Bartoli.