Nelle interviste post match, Roger si dice soddisfatto della sua prova e dà qualche consiglio a Bernard. “Va bene la determinazione ma ci vuole rispetto per tutti gli avversari…”

Traduzione di Giorgio Valleris – foto Getty Images

Hai avuto le risposte giuste al momento giusto. Quanto è stato vicino alla perfezione questo match per te?

Penso sia stato sopratutto un buon match. L’intensità è stata buona. Abbiamo avuto scambi impegnativi. Il pubblico è stato magnifico quindi mi sono davvero divertito. Ovviamente il risultato ottenuto è qualcosa in cui speravo, ma non ero sicuro di raggiungerlo. Perciò sono soddisfatto, sono anche contento del mio gioco. Penso di aver giocato davvero bene oggi, il che è ovviamente importante per guardare avanti.

Alcuni colpi o punti ti sorprendono ancora?

Suoi?

Tuoi 

No. Ho giocato talemente tanti match prima di questo, non posso dire che ci sia stato un colpo particolare che non avevo mai giocato prima d’ora, ma ne abbiamo giocati di ottimi e oggi, in campo, sono stato in grado di mostrare tutto il mio repertorio sia in fase difensiva che offensiva. Poi, dopo tutto, quando vinci questo genere di incontri provi un’ottima sensazione.

Tomic è migliorato dall’ultimo vostro incontro?

L’ultima volta che ci siamo incontrati è stato a Cincinnati, su un campo veloce e al meglio dei tre set. In quell’occasione avevo avuto un ottimo inizio, poi il match fu abbastanza rapido. Ovviamente nell’incontro di oggi ha giocato in maniera diversa rispetto a quelli precedenti. E’ migliorato, ma è difficile giudicare perché non l’ho mai visto giocare in maniera offensiva contro di me in passato, ma questa è già una prova del fatto che sia molto migliorato. Adesso deve continaure in questo modo.

Ma è solo col tempo che si migliora davvero. Mi auguro che sappia cosa gli serve per migliorare nelle prossime settimane, nei prossimi mesi e negli anni. Non è una questione di un paio di mesi, giochaimo dieci, undici mesi all’anno e ogni incontro è utile.

Tomic ha alzato le sopracciaglia quando gli è stato chiesto cosa pensa del suo potenziale. Quanto pensi sia importante per un tennista essere umile?

Non ho letto né sentito granché a questo proposito ad essere onesti. Penso che sssere determinati sia importante, ma ovviamente devi rispettare il gioco e gli avversari. Credo che lui abbia molto rispetto per me, ma io sono solo uno dei tanti giocatori del circuito e rispettare tutti ti rende un giocatore migliore. Nel nostro sport, come forse nel golf, solitamente parliamo bene degli avversari, al contrario di quanto avviene in altri sport tipo la boxe. Voglio solo dire che, di solito, siamo abbastanza umili. Tra di noi, fuori dal campo, siamo amichevoli, scherziamo, ceniamo insieme e ci teniamo in contatto. Quello che voglio dire è che quando sei giovane vedi gli altri solo come degli avversari, li giudichi solo per quello che fanno in campo e questo è sbagliato. Anche io facevo così i primi anni ma, col passare del tempo, ho cambiato il mio modo di comportarmi.

Tomic dice che hai sempre avuto parole d’incoraggiamento per lui. Perché l'hai fatto?

Beh, direi che non ho detto più di tanto. Ma è vero. Un paio d’anni fa Patrick Rafter mi ha chiesto se  potevo dare qualche consiglio a Bernard così gli ho chiesto di venire. Ho parlato con Bernard per cinque o dieci minuti. Gli ho detto quello che pensavo dovesse migliorare. E’ bello che mi ascolti ma io non sono un allenatore, sono solo un giocatore. E’ importante che ascolti la sua squadra e faccia del suo meglio per se stesso e per il suo Paese.

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