Clamoroso: Serena si infortuna alla schiena e si fa rimontare dalla Stephens. Murray facile con Chardy. Azarenka supera la Kuznetsova … da Melbourne, ALESSANDRO TERZIANI

 

Da Melbourne, Alessandro Terziani – foto Getty Images

Decima giornata a Melbourne. Si completa il quadro dei semifinalisti.

Sulla Rod Laver Arena aprono il programma Victoria Azarenka (n.1) e Svetlana Kuznetsova (n.75). La Kuznetsova è avanti 4-3 nei confronti diretti. La russa, dopo 11 anni, è uscita dalle top 50 a seguito di un infortunio al ginocchio che le ha fatto saltare la seconda parte della scorsa stagione. L’Azarenka è chiamata a difendere il titolo dello scorso anno e la prima posizione mondiale dagli attacchi di Sharapova e Williams. La russa è giocatrice molto intelligente. Cerca di non dare ritmo all’Azarenka disennescandole l’artiglieria pesante. Sul 2-1 a proprio favore la Kuznetsova, al termine di un game con ben 19 punti, effettua il break e si issa fino al 4-1. Sul 4-2 la russa perde un brutto servizio. Sul 5-5 la bielorussa con 3 vincenti consecutivi effettua il break decisivo e chiude il set. L’Azarenka, in fiducia, prende in mano saldamente le redini del match ed il secondo set non ha alcuna storia.

Derby generazionale a stelle e strisce tra la 31enne Serena Williams (n.3) e la quasi ventenne Sloane Stephens (n.25). Il match è sulla carta a senso unico. Nell’unico precedente Serena si è imposta nei quarti a Brisbane due settimane fa per 6-4 6-3. Il primo set scivola via veloce. Gli scambi sono brevi. Serena non concede nulla al servizio. Le è sufficiente un break sul 4-3 per aggiudicarsi il set. Nel secondo set le due giocatrici effettuano molti errori e faticano molto di più al servizio. Due break per parte e si arriva al 4-3 e servizio Serena. Sul 15-15 succede l’imprevisto. Serena effettua un brusco movimento per colpire un rovescio in avanzamento. Una smorfia di dolore e si tocca la schiena. Sul 5-4 per la Stephens chiede l’intervento del medico che l’accompagna fuori dal campo per il necessario massaggio. Quando rientra Serena è praticamente bloccata. Serve 4 prime a soli 130 km/h. La ragazzina, in preda al panico per l’improvvisa chance, non ne approfitta. Serena torna a servire sul 5-6. La Stephens finalmente realizza la situazione ed inizia a tenere in campo la palla. Serena è claudicante. Sul primo set point per la Stephens, Serena affossa il diritto in rete. Si pensa ad un ritiro. Ma Serena continua. Impacciata nei movimenti, riesce comunque ad effettuare un break sul 3-3 ma perde subito dopo il servizio. Sul 4-5 serve per tentare di rimanere nel match. La Stephens si procura due match point ma è sufficiente il primo. La sorpresa è clamorosa. Sloane Stephens piange di gioia, ancora non ci crede. E’ in semifinale agli Australian Open.

Favoritissimo Andy Murray (n.3) con la rivelazione Jeremy Chardy (n.36). Negli hesd to head Murray è avanti 4-1, ma l’ultima volta che si sono incontrati ha vinto il francese 6-4 6-4 nel Master 1000 di Cincinnati lo scorso anno. Brutta partenza per il francese a cui non va il servizio, colpo su cui imposta tutto il gioco. Subisce due break iniziali e va sotto 0-4. Sul 4-1 Murray si distrae e perde il turno di battuta a zero. Il francese accorcia e si porta sul 3-4. Murray gestisce bene i successivi turni di battuta e chiude il set. Il secondo e terzo set sono poco più di un allenamento agonistico per lo scozzese che chiude il match in 1 ora e 51 minuti. Comodamente seduto in poltrona assisterà a Federer-Tsonga per conoscere l’avversario della semifinale.

RISULTATI

Quarti di finale

Maschile

Murray b. Chardy 6-4 6-1 6-2

Femminile

Azarenka b. Kuznetsova 7-5 6-1

S. Williams b. Stephens 3-6 7-5 6-4