Non accadeva dal lontano 2005 che Rafa scendesse così in basso in classifica: è l’unica variazione in Top 10. Andreas diventa numero 18, eguagliati Gaudenzi e Camporese… di DANIELE ROSSI

di Daniele Rossi – foto Getty Images

Messo in archivio l'Australian Open con il successo del numero 1 Novak Djokovic, andiamo ad analizzare il ranking dei Top 10. L'unico cambiamento è la retrocessione di Nadal al numero 5, a beneficio di Ferrer

CLASSIFICA MONDIALE (28 GENNAIO 2013)

1. NOVAK DJOKOVIC (SRB)
25 anni – Punti Ranking: 12.920
Vittorie/Sconfitte 2013: 7/0

Sempre più indiscutibilmente numero 1. Passato lo spavento con Wawrinka, schiaccia con agilità Berdych, Ferrer e pure Murray in finale, vincendo il suo quarto Australian Open e il sesto Slam in carriera. Il suo trono è più saldo che mai, con un progetto in testa che si chiama Grande Slam.


2. ROGER FEDERER (SUI)
31 anni – Punti Ranking: 10.265
Vittore/Sconfitte 2013: 5/1

Sono passati ormai quasi dieci anni dal suo primo trionfo a Wimbledon, ma lui è ancora lì. Dopo aver sculacciato Tomic e Raonic, è costretto al quinto dal solito Tsonga. Una fatica che paga contro Murray, troppo superiore fisicamente. Forse la classe non basta più contro questi atleti indistruttibili.


3. ANDY MURRAY (GBR)
25 anni – Punti Ranking: 8.480
Vittorie/Sconfitte 2013: 10/1

Dopo la scontata vittoria di Brisbane, a Melbourne si ritrova un tabellone di tutto comodo fino alla semifinale. Batte Federer mettendola sul fondo, non fa lo stesso con Djokovic, che sembra avere qualche arma in più. Se è questa la rivalità del futuro, Andy avrà ancora di che patire: 1 finale Slam vinta su 6, contro 6 su 10, il raffronto è già impietoso. 


4. DAVID FERRER (ESP)
30 anni – Punti Ranking: 6.865
Vittorie/Sconfitte 2013: 12/2

Incassata la vittoria di Auckland, a Melbourne prende il posto di Rafa nei Fab Four, raggiungendo la seconda semifinale Slam consecutiva. Viene però distrutto da un ingiocabile Djokovic. Ritorna al suo best ranking, ma il campo ha confermato che tra Ferru e gli altri tre rimane un abisso che sembra insormontabile.


5. RAFAEL NADAL (ESP)
26 anni – Punti Ranking: 5.400
Vittorie/Sconfitte 2013: 0/0

Prima o poi la discesa doveva arrivare. Non aveva una classifica così bassa dal 2005, prima di vincere il suo primo Roland Garros. Annuncia il suo ritorno a Vina del Mar, sull'amata terra, ma le sue condizioni sono tutte da verificare. Speriamo torni in fretta, senza di lui il tennis rimane zoppo.


6. TOMAS BERDYCH (CZE)
27 anni – Punti Ranking 4.680
Vittorie/Sconfitte 2013: 5-
2
Veleggia fino ai quarti di finale senza perdere un set, poi si scioglie puntualmente contro Djokovic. Sono anni che Tomas ormai staziona in questo limbo e sembra si sia rassegnato a rimanerci. O forse semplicemente non può fare più di così. Pochi punti da difendere in primavera.


7. JUAN MARTIN DEL POTRO (ARG)
24 anni – Punti Ranking 4.210
Vittorie/Sconfitte 2013: 2-1

La grande delusione del torneo.Viene sempre considerato a livello dei Fab Four, ma nel frattempo nei Major continua a toppare. A Melbourne viene eliminato al terzo turno da Jeremy Chardy, sconfitta pesante e senza attenuanti.


8. JO-WILFRIED TSONGA (FRA)
27 anni – Punti Ranking 3.555
Vittorie/Sconfitte 2013: 4-1

Vinto il derby francese contro Gasquet, ritrova ancora Roger Federer. Lo spaventa per quattro set, ma nel quinto è lo svizzero ad essere più fresco e lucido. La nuova collaborazione con Rasheed sta già dando i primi frutti, ma anche lui sembra già al massimo del suo potenziale.


9. JANKO TIPSAREVIC (SRB)
28 anni – Punti Ranking 3.180
Vittorie/Sconfitte 2013: 7-1

Avvia la stagione con la bella vittoria di Chennai, centrando il quarto torneo in carriera. Agli Australian Open esordisce battendo Hewitt, poi è costretto a due maratone contro Lacko e Benneteau. Si ritira stremato contro Almagro.


10. RICHARD GASQUET (FRA)
26 anni – Punti Ranking 2.720
Vittorie/Sconfitte 2013: 8-1

Vince il più prestigioso dei tornei pre-Melbourne a Doha, rimontando un ottimo Davydenko. Sembra un buon viatico per lo Slam, ma agli ottavi di finale viene sconfitto da Tsonga. Top 10 a rischio, Almagro è vicinissimo.

 

Non accadeva dal lontano 1996, quando ad aprile Renzo Furlan diventava numero 19, che un tennista di casa nostra sfondasse il muro dei primi 20. Merito di un altro bel risultato in uno Slam di Andreas Seppi. Gli ottavi di finale non sono certo una prestazione banale, così come le vittorie al quinto set con Istomin (vendicata la sconfitta a Wimbledon) e Marin Cilic, futuro avversario in Coppa Davis tra pochi giorni.

Certo, rimane la delusione, perchè il tabellone aveva offerto una bella chance, ma le maratone dei primi turni e la verve di Chardy, hanno stoppato il nostro “Seppio”.
Andreas avrà tempo e modo di rifarsi e intanto può godersi il suo best ranking: numero 18, eguagliati Omar Camporese e Andrea Gaudenzi. Per trovare chi ha fatto di meglio bisogna tornare addirittura agli anni '70, con tre mostri sacri del tennis italiano: Paolo Bertolucci (12), Corrado Barazzutti (7) e Adriano Panatta (4). Non chiediamo certo all'altoatesino di vincere uno Slam come fece “Ascenzietto”, ma un pensierino alla Top 10 è lecito.

La strada è ancora lunga, ma Andreas ha un tennis completo che gli permetterà di raccogliere punti su ogni superfice e per tutto l'arco dell'anno.
Molte volte negli anni scorsi siamo stati un po' frettolosi nei giudizi pronosticando futuri da campioni a nostri giocatori rimasti solo delle belle speranze, ma su Andreas sappiamo di poter contare. Non ha il talento di Bolelli o la velocità di braccio di Fognini, ma proprio per questo sa che per poter emergere ci vogliono tanto lavoro, disciplina e professionalità, magari andando a limare quel paio di punti deboli, come una seconda di servizio troppo attaccabile e un diritto ancora ballerino.

Fra gli altri Top 50, è di Chardy il balzo più significativo (da 36 a 25), mentre chi perde di più sono Lopez (da 42 a 47) e Lacko (da 44 a 49).