In un periodo nero per i tornei internazionali italiani, Brescia si conferma più forte della crisi. Malgrado il 2013 sia appena iniziato, sono già parecchi i club ad aver deciso di rinunciare ai propri tornei, cedendo alle difficoltà nel reperire le sponsorizzazioni. Non è il caso del Tennis Forza e Costanza, che proporrà la sesta edizione degli Internazionali femminili, in scena come di consueto nella sede del Castello. Cinque campi in terra battuta (e uno in cemento) situati sul colle Cidneo, nel vecchio fossato della fortezza medievale della città, che si erge a fianco del club, garantendo una cornice unica e molto affascinante.
Con i suoi 25 mila dollari di montepremi, la manifestazione diretta dal maestro Alberto Paris si conferma come il più importante torneo femminile della Lombardia, e quest’anno potrà godere anche di una posizione in calendario molto ambita. Su richiesta degli organizzatori, infatti, il torneo è stato spostato avanti di due settimane e si disputerà quindi dall’1 all’8 giugno, nella seconda settimana del Roland Garros. “Abbiamo scelto di far disputare il torneo due settimane più tardi rispetto al 2012 per evitare che fosse in contemporanea con la Mille Miglia e con l’arrivo del Giro d’Italia – ha spiegato la presidente Anna Capuzzi Beltrami – due eventi che bloccano la città e ci avrebbero creato qualche problema in termini logistici. Come già avvenuto gli anni scorsi”.
“Penso che la nuova settimana sia la migliore in assoluto per organizzare un torneo sulla terra – prosegue la presidente – perché ci darà la possibilità di accogliere le giocatrici che perderanno nelle qualificazioni dei Franch Open, e magari anche qualche stella che cadrà nei primi turni del torneo. Il sogno, per noi organizzatori, è di avere Francesca Schiavone. È scesa un po’ in classifica e abita a circa trenta chilometri da Brescia, chissà che non decida di farci un pensierino”. Per sapere i nomi delle protagoniste, comunque, bisognerà aspettare ancora qualche mese, ma intanto si conoscono già le prime novità.
“La nostra intenzione è quella di creare un villaggio ospitalità vicino ai campi e non nella club house come nelle passate edizioni. Ci piacerebbe allestire una serie di stand nel campo in cemento (che non viene utilizzato per il torneo, ndr), dove accogliere supervisor, players lounge, incordatore, sala stampa, sponsor e tutti i servizi del torneo. Permetterebbe agli addetti ai lavori di stare a stretto contatto fra di loro e con il torneo stesso, e garantirebbe alla manifestazione una cornice degna di un appuntamento come il nostro”.
Foto Rota