Il 2013 del ventunenne lituano, punta di diamante del team Future Talent di Brusaporto, ripartirà dalla capitale del minuscolo Liechtenstein. A seguire i Futures di Taverne e Trento, tra aprile e maggio probabile trasferta in Cina e Corea…

Ripartirà dalla capitale del minuscolo Liechtenstein, stato racchiuso fra Svizzera e Austria che con i suoi 160 km quadrati è il sesto paese più piccolo del mondo, la stagione 2013 di Laurynas Grigelis (foto Antonio Milesi), impegnato la prossima settimana nel torneo Futures da 10 mila dollari di Vaduz. Il lituano di Future Talent sarà fra le teste di serie, e dopo l’ex top 30 Andreas Beck e lo svizzero Bohli, è il giocatore più blasonato ai nastri di partenza.

Dopo l’impegno nel principato alpino, Grigelis si sposterà a Taverne (nel Canton Ticino) per un torneo di pari categoria, quindi rientrerà nello Stivale per il Futures da 15 mila dollari di Trento. Manifestazione che si disputerà nello stesso circolo in cui il tennista di Brusaporto è tesserato, e con il quale ha sfiorato il titolo nel Campionato nazionale di Serie A1, conquistando a suon di vittorie il ruolo di trascinatore del team e l’affetto di soci e appassionati. Una sorta di seconda casa, quindi, che tornerà ad accoglierlo dopo la partecipazione del 2010, quando uscì di scena al secondo turno contro l’allora compagno di allenamenti Andrea Stoppini.

Ma rispetto a tre anni fa ‘Grigio’ è cresciuto molto e può puntare in alto. “In allenamento sto giocando bene – ha spiegato – e le partite disputate in Croazia mi sono servite molto. Ho ripreso il ritmo partita e l’obiettivo per i prossimi tornei è quello di arrivare in fondo, e perché no di tornare a vincere un titolo. Adesso è necessario fare punti per smuovere la classifica”.

Una delle grandi qualità di Grigelis, fondamentale per chi vuole fare il tennista professionista, è la passione per i viaggi, che gli permette di affrontare con serenità le ripetute trasferte. Negli ultimi anni il ventunenne di Klaipeda è andato a caccia di punti e gloria in tutti e cinque i continenti, giocando in ben trenta Paesi diversi, e non ha alcun intenzione di fermarsi.

Per questo, dopo aver abbandonato l’iniziale idea di recarsi in Messico per alcuni Challenger (il livello delle liste è troppo elevato e non gli permetterebbe di entrare), ha spostato la propria attenzione sull’Asia, più precisamente su Cina e Corea. “Tra la fine di aprile e la prima metà di maggio ci sono tre Challenger molto interessanti sul cemento all’aperto, con tanti punti in palio, e le entry list, vista la posizione geografica, non dovrebbero essere di altissimo livello. Di conseguenza abbiamo praticamente già deciso di andarci. Se invece in tanti sceglieranno di fare come noi e i tornei saranno di livello più alto del previsto, potremmo anche virare sull’Uzbekistan per due tappe da 50 mila dollari di montepremi”.

 


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