di Giorgio Valleris – foto Getty Images
"E' un vero peccato". Non c'è ironia nelle parole di Andy Murray che ritiene una sfortuna l'assenza di Roger Federer e Rafael Nadal dal Master 1000 di Miami. Invece di 'rallegrarsi' per il forfait di due pericolosi contendenti per la vittoria finale, il tennista scozzese si dice sinceramente rammaricato. "Negli ultimi anni siamo stati molto fortunati perché tutti i top player hanno sempre garantito il il loro impegno in tutti i grandi tornei. Quello che è successo qui a Miami è una cosa che può accadere di tanto in tanto ed è un peccato che si sia verificato qui".
Ma il numero tre del mondo ha anche sottolineato come una duplice assenza di questo calibro abbia un peso non solo dal punto di vista dell'appeal ma anche pratico. "Ovviamente quando sai che loro non parteciperanno le cose cambiano un po' e soprattutto cambia la tua posizione nel tabellone".
Parlando poi del big match vinto per 6-3, 6-1 contro il talento australiano Bernard Tomic, Andy "ringrazia" la preparazione invernale proprio qui in Florida. "Abbiamo giocato con un caldo ed un vento impressionanti, ma io mi sentivo bene". Dopo un buon inizio, Tomic ha accusato uno dei suoi frequenti black out, permettendo a Murray di salire agevolmente in cattedra. "Non importa come cominci un incontro, l'importante è impegnare severamente il tuo avversario. Oggi non ho giocato in modo memorabile ma ho lavorato sodo fino a quando lui ha iniziato a sbagliare…".
Nel prossimo turno, Andy Murray se la vedrà con il bulgaro Grigor Dimitrov che ha approfittato del forfait di Simone Bolelli a causa di un infortunio al polso.