di Giorgio Valleris – foto Getty Images
I più "romantici" avrebbero forse sperato in un'altra finale, ma il verdetto del campo è inappellabile. All'ultimo atto del Master 1000 di Miami accedono il campione in carica Andy Murray e David Ferrer. L'avventura di Richard Gasquet e la favola di Tommy Haas finiscono alle semifinali; ma un applauso lo meritano comunque.
Lo merita di certo l'eterno Tommy Haas. Chi avrebbe scommesso anche solo un centesimo su questa seconda vita tennistica del 35enne tedesco quando, la scorsa estate, si è presentato ai blocchi di partenza di Halle? Eppure Tommy non si è limitato a battere Roger Federer sull'erba, ma ne ha fatta di strada in questi mesi ritornando nei top 20. Nella semifinale contro David, il tedesco parte fortissimo e, dopo averlo raggiunto sul 2-2 infila altri tre giochi consecutivi volando sul 5-2. Poi però Haas allenta la presa e Ferru, dopo una partenza sotto traccia, comincia a carburare e accorcia le distanza prima che Tommy chiuda sul 6-4.
Archiviato il primo parziale, Ferrer comincia a "fare sul serio". I colpi del 30enne di Javea si fanno più precisi e profondi, costringendo Haas a macinare chilometri. La tattica funziona e Ferru si aggiudica il secondo set per 6-2. Nel terzo è di nuovo Haas a sorprendere tutti conquistando subito il break e volando prima sul 2-0, poi sul 3-1. Qui, però, finisce la partita del tedesco che non riesce più a contenere l'avversario e (forse) a sostenere il peso dei sui 35 anni al termine di una cavalcata tanto bella quanto impegnativa in questo Sony Open. David Ferrer infila una serie di 5 games consecutivi e fissa il punteggio sul 4-6, 6-2, 6-3 dopo poco più di due ore.
La trama della seconda semifinale, quella tra Murray e Gasquet, non è poi così diversa. Il francese "illude" il pubblico con un primo set quasi perfetto prima di crollare sotto i colpi dello scozzese. Nel primo parziale, Richiard parte alla grande strappado subito il servizio a Murray che appare ancora un po' imballato. Ma Andy non ci sta a fare la figura della comparsa e reagisce conquistando addirittura la possibilità di servire per il set che poi, però, sciupa. Gasquet impatta sul 5-5e poi trascina la partita al tie break dove è bravo ad imporsi per 7-3.
Murray non si perde d'animo e anzi, ritorna in campo concentrato e deciso a ribatare l'incontro. Si guadagna sei break point e ne sfrutta cinque annichilendo l'avversario a cui lascia appena tre giochi. Quello del numero 3 del mondo è un monologo che Richard non riesce ad interrompere. Alla fine Murray metterà a segno la bellezza di 35 vincenti chiudendo per 6-7(3), 6-1, 6-2.